Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, è tornato a ribadire il proprio concetto in merito all’auto elettrica e al fatto che se non si rivedono i piani da qui al 2035, leggasi il famoso ban di benzina e diesel, ma anche le normative più stringenti che entreranno in vigore a partire dal 2025, in merito alle emissioni di CO2, l’anidride carbonica, l’Unione Europea rischia un suicidio. Il tutto andrà a favore della Cina che nel contempo sta conquistando in maniera costante sempre più fette del mercato automotive, ma che stando a quanto sottolineato dallo stesso Matteo Salvini starebbe inquinando ben più dell’Europa.
Parlando in occasione del Consiglio dei Trasporti dell’Ue, il leader del Carroccio ha spiegato: “I numeri dicono che lo scorso mandato ha completamente sbagliato obiettivo e che stiamo rischiando di mettere in mezzo ad una strada 14 milioni di lavoratori e di lavoratrici, avvantaggiando solo e soltanto le industrie cinesi”.
MATTEO SALVINI, LE PAROLE AL CONSIGLIO UE: “NEL 2023…”
E ancora: “Il 2023 è stato l’anno record storico di emissioni CO2 mondiale, perchè l’Europa, a furia di green deal, di tasse e di divieti, ha ridotto di 200 milioni le tonnellate di CO2 emesse, nello stesso anno la Cina le ha aumentate di 460 milioni, quindi andare avanti senza rivedere tempi, modi e obiettivi, è un suicidio ambientale, economico, sociale, industriale, commerciale e politico”.
Per il ministro italiano qualche anno fa questa battaglia era portata avanti solo da pochi politici ma ora la situazione è diversa, ricordando come il suo obiettivo non sia quello di negare il cambiamento climatico, ma semplicemente i tempi e modi per arrivare all’obiettivo di decarbonizzazione, pena il rischio di proteste e manifestazione con la gente in piazza in tutta Italia e non solo. Salvini sono anni che continua a ribadire il concetto secondo cui il “solo elettrico” sarebbe una follia dal punto di vista economico ed industriale, il tutto in favore della Cina.
MATTEO SALVINI, LE PAROLE AL CONSIGLIO UE: I NUMERI DELL’AUTO ELETTRICA
Fino ad oggi il mercato dell’elettrico non è affatto decollato in Europa, a cominciare dall’Italia, dove le nuove vetture a batteria vendute nel corso di questo 2024 che volge alla conclusione sono state circa il 4% sul totale del nuovo. Numeri troppo bassi per giustificare miliardi di euro di investimenti che le varie case automobilistiche europee sono state costrette ad attuare per appunto rispettare i diktat di Bruxelles.
Nel frattempo il settore automotive (al di là dell’elettrico), sta affrontando una delle più gravi crisi della sua storia, con Volkswagen che rischia di chiudere varie fabbriche, 100.000 operai pronti a scendere in piazza, e con Stellantis che al momento è senza CEO dopo le dimissioni di Carlos Tavares, alla luce delle vendite in picchiata nell’ultimo anno. Nel frattempo il governo chiede un milione di veicoli in Italia ma al momento l’obiettivo è semplicemente utopico se non si riporta la produzione nel nostro Paese dopo le ultime delocalizzazioni in massa.
Visualizza questo post su Instagram