Contestazioni in Polonia per Matteo Salvini, dove il politico è volato per mostrare vicinanza al popolo ucraino sfollato. A Przemysl, cittadina a una decina di chilometri dal confine ucraino, è stato fortemente criticato da un gruppo di italiani presenti e non soltanto. Il sindaco della cittadina, Wojciech Bakun, ha fortemente contestato il leader della Lega, mostrandogli una maglietta con il volto salvdi Putin che proprio lo stesso Salvini aveva indossato qualche tempo fa.
Sui social, Salvini ha chiarito la questione, scrivendo: “Qui Polonia. Domani 50 bimbi e donne in fuga dalla guerra prenderanno un pullman e arriveranno in Italia, trovando casa e Pace. Questo mi riempie il cuore di gioia, le polemiche le lascio ad altri”.
SALVINI CONTESTATO, LA RISPOSTA DEL LEADER DELLA LEGA
Matteo Salvini è volato alla volta della Polonia da dove ha intenzione di mostrare vicinanza al popolo ucraino, ma il suo viaggio non è iniziato nel migliore dei modi. Dopo essere sbarcato a Varsavia nella giornata di ieri per la visita non ufficiale, il leader della Lega si è spostato a Przemysl, cittadina a una decina di chilometri dal confine ucraino, dove è stato preso di mira da alcuni contestatori. Tra chi gli puntava il dito contro, oltre a un gruppo di italiani, c’era anche Wojciech Bakun, sindaco della cittadina che ha prima ringraziato l’Italia e poi ha mostrato una maglietta con il volto di Putin e rivolgendosi a Salvini ha detto: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo”.
Presenti anche diversi italiani, sul posto come operatori foto e video, che hanno dato a Salvini del “buffone” e dell’ipocrita date le sue posizioni filo-putiniane nel passato. Il leader della Lega, dopo aver sentito le parole del sindaco di Przemysl si era allontanato infastidito, ma una volta sentite le parole dei connazionali si è avvicinato nuovamente per scambiare qualche parola con loro. Dai video, oltre un “buon lavoro” non si sente granché da parte dell’ex ministro, mentre le parole dei contestatori sono ben chiare.
SALVINI CONTESTATO, LA RISPOSTA DEL LEADER DELLA LEGA
Non si è fatta attendere la risposta, qualche minuto dopo, del leader della Lega. Intervistato dai Rainews24, l’ex ministro dell’Interno ha spiegato: “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra. È opportuno salvare donne e bambini. secondo me si, portare medicine, vestiti, giochi e portare in Italia donne e bambini, ne vale sempre la pena, per la polemica politica politica c’e’ sempre tempo”.
“Salvare donne e bambini vale sempre la pena. Siamo qui con una Onlus che ha ha salvato 35 bimbi orfani, lavoriamo per portarne altri 50 e c’è accoglienza pronta per 100 bimbi e donne. La settimana prossima parte un tir di abbigliamento e medicinali non solo per la Polonia ma anche per la Moldavia che e’ un’altra zona di confine, facciamo il possibile” ha proseguito Salvini. Poi ha sottolineato: “Spero ci siano altri politici a venire qui, se ciascuno fa il suo e aiuta una famiglia…la Polonia sta facendo tantissimo, un milione di rifugiati, l’Europa dovrebbe fare di più. La Polonia e lasciata un po’ da sola”.
Così ora Salvini sa cosa vuole dire essere “accolti” da chi non ti vuole. #polonia #salvini pic.twitter.com/ihiPvBNseC
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) March 8, 2022