Matteo Salvini, leader della Lega, è intervenuto negli scorsi minuti al Senato relativamente alla proposta di mediazione in materia di Ddl Zan, entrato in una settimana cruciale per quanto concerne l’approvazione del suo testo, approdato quest’oggi sui banchi di Palazzo Madama e già motivo di divisione tra le varie forze partitiche. L’impressione, al momento, è che risulteranno decisivi per l’esito finale i voti dei senatori di Italia Viva, che stanno tenendo in bilico il risultato, come ha fatto notare nella mattinata odierna il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto (Forza Italia).



Ai microfoni capitolini, Matteo Salvini ha rivolto un appello accorato agli altri senatori: “Vi chiedo di togliere dal banco una volta per tutte ciò che divide. In un solo mese il Senato e la Camera possono approvare una norma di civiltà che punisca pesantemente chi offende, aggredisce e/o discrimina un altro essere umano, perché in questo Paese nessuno è superiore a nessuno. Per questo vi dico: andiamo a votare questa legge”.



MATTEO SALVINI: “DDL ZAN, LEGA E CDX VOGLIONO RISOLVERE I PROBLEMI”

Matteo Salvini, nel segmento finale del suo intervento in Senato, ha voluto lanciare una frecciatina ad alcune forze politiche: “Se invece qualcuno, per tenere uniti i suoi partiti, che rischiano di dividersi in 18 correnti, non vuole che gay, lesbiche e trans siano tutelati, lo dica ad alta voce in quest’aula”. Un’offensiva frontale e neanche troppo velata, volta soprattutto a imprimere l’accelerazione finale e avvicinare sensibilmente l’approvazione del testo da parte del Senato, affinché possa diventare legge e rivoluzionare la storia della giustizia italiana.



La Lega e il Centrodestra vogliono risolvere i problemi, per cui chiudiamola qua e approviamo tutti insieme una legge che questo Paese si merita. Aspetto una risposta e spero che sia positiva”, ha concluso Matteo Salvini, tra gli applausi convinti di numerosi senatori presenti a Palazzo Madama. Le prossime ore saranno decisive in tal senso e il leader del partito del Carroccio auspica che il suo appello non cada inascoltato, ma venga raccolto e, magari, risulti decisivo ai fini dell’approvazione.