L’OPA DI SALVINI SUL VENETO (E SUL GOVERNATORE ZAIA): COSA CHIEDE LA LEGA AL GOVERNO

Nel mese decisivo per capire le sorti politico-giudiziarie di Matteo Salvini con l’attesa sentenza di primo grado nel processo Open Arms, il leader della Lega inizia a guardare un orizzonte più ampio che proietta la politica verso l’ennesimo anno elettorale 2025 dove i voti in Campania e soprattuto Veneto daranno un ulteriore anticipo dello scontro tra destra e sinistra in vista delle Elezioni politiche del 2027. Intercettato fuori dal Senato dai cronisti e poi in particolare a colloquio con il “Messaggero”, il vicepremier e leader della Lega punta dritto a mantenere la Regione Veneto com effettiva roccaforte del Carroccio ormai dal 2010, anno di elezione di Luca Zaia come nuovo Governatore post Galan.



«Chiederemo il Veneto, certo» taglia corto Salvini ben sapendo che sulla Regione tra le più produttive d’Italia vi sono le mire di Fratelli d’Italia, specie dopo i 15 anni di gestione Zaia: il problema resta quello della “nuova” norma che impedisce un terzo mandato consecutivo (che però sarebbe anche il quarto, considerato che nel “Zaia I” non valeva ancora la norma introdotta). Nello stesso imbuto complicato che il Pd vive sul caso De Luca in Campania (con Schlein contraria a perorare la causa del Governatore istrionico per un terzo mandato), anche la Lega sa bene che non sarà facile ottenere da Meloni il via libera per la “deroga” su Zaia: anche per questo lo escamotage sarebbe già stato trovato, almeno da De Luca, in quanto la Regione potrebbe recepire “dopo” l’ordinamento statale, avviando il limite dei due mandati da ora e così permetterebbe la rielezione del Governatore tanto campano quanto eventualmente veneto.



VENETO E OLIMPIADI, SALVINI PUNTA L’OBIETTIVO VERSO IL 2026

Insomma, il gioco politico è ben intricato ma Salvini punta alla sostanza della questione: la Lega al Governo chiede di poter avere il Veneto per candidare un proprio esponente, forte dell’enorme seguito di Zaia e della Liga Veneta, contro cui sarebbe un autentico azzardo proporre un altro candidato tra FdI, FI e Noi Moderati. Il Centrodestra deve evitare di perdere ulteriore terreno e nuove Regioni dopo il tonfo di Emilia e Umbria, e così Salvini vorrebbe convincere il resto della coalizione a puntare forte sulla Lega per le Regionali Veneto 2025 (o forse, 2026 come vedremo a breve, ndr).



Il vicepremier ha detto che parlerà dopo la conclusione della Manovra con Giorgia Meloni per impostare serenamente il dialogo sui candidati del Centrodestra il prossimo anno: «non sarà facile sbloccare il terzo mandato», osserva comunque Salvini entrando a Palazzo Madama. Come osserva anche il capogruppo della Lega in Consiglio Regionale Alberto Villanova, Zaia è il più votato e stimato Governatore del Paese e sarebbe un autentico peccato deludere i cittadini davanti alla possibilità di ricandidare per un ipotetico Zaia Quater. Il Carroccio fissa l’obiettivo sul lungo periodo, ragionando anche sulla tempistica delle Elezioni Regionali in Veneto in vista del grande evento delle Olimpiadi Invernali del gennaio 2026 a Milano e Cortina: la proposta di Salvini è quella eventualmente di estendere di qualche mese la scadenza del voto (fissata a fine 2025) per consentire a Zaia, che ha seguito da protagonista tutta la fase di preparazione ai Giochi Olimpici, di poter essere in carica durante le Olimpiadi di Cortina. A quel punto le Regionali slitterebbero nel febbraio-marzo 2026, deroghe nel recente passato già avvenute con Emiliano in Puglia alle ultime Regionali.