«Un abbraccio e lunga vita al TG2 Post». Si congeda così Matteo Salvini dal collegamento in diretta con l’approfondimento in diretta su Rai 2. L’augurio del leader della Lega ha spiazzato però la conduttrice Manuela Moreno, che ha replicato con imbarazzo: «Grazie… Speriamo bene». Il tono con cui però lo ha detto ha tradito quasi una incertezza della stessa sul futuro del programma, più probabilmente un po’ di scaramanzia, visto che ha giunto le mani a mo’ di preghiera. Nel corso dell’intervista comunque ha parlato della fiducia della Lega al Governo Draghi: «Sarebbe stato più comodo stare fuori, dire no, puntare il dietino e aspettare un errore per dire “l’avevamo detto”. Non è un momento che prevede che l’interesse di partito prevalga su quello del Paese».
Matteo Salvini ha anche ribadito di non aver avanzato richieste: «Non avevamo chiesto nomi, avevo suggerito che introducesse due ministeri importanti, a prescindere da chi li avesse guidati. Un ministero per i disabili, che ha accolto dandoci anche la responsabilità, e uno ad hoc per il turismo». Ma proprio l’accenno al turismo invernale gli ha offerto l’occasione per attaccare di nuovo Roberto Speranza.
SALVINI CONTRO SPERANZA E LAMORGESE
«Ancora in queste ore c’è incertezza da parte del ministro Speranza, che è una di quelle riconferme che hanno lasciato un po’ stupiti gli italiani e anche me», ha proseguito Matteo Salvini. Il riferimento è alla riapertura in sicurezza degli impianti di sci: «Pare che al ministero qualcuno ci stia ripensando, ma gli italiani sono stufi di avere 24 ore di preavvisi». Il leader della Lega però preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno: «Essere dentro la stanza dove si decide è meglio che esserne fuori». Salvini ha annunciato che per festeggiare San Valentino ha convocato una riunione della Lega: «Magari l’ho rovinato a qualcuno, mi scuso con mogli e mariti, ma non c’è tempo da perdere». Sono tanti i temi sul tavolo. «Vogliamo capire perché non sono state decine di miliardi alle famiglie e alle imprese, vogliamo anche organizzare la squadra e prepararci. Le priorità sono salute, lavoro e scuola», anche se i ministri che non se ne occupano della Lega. Non manca un attacco a Luciana Lamorgese, confermata al Viminale, un’altra scelta che non condivide: «Ovviamente ci impone un cambio di passo. Bisogna difendere l’Italia e gli italiani».