Nuovo no di Matteo Salvini al Ppe. Il leader della Lega è intervenuto oggi per presentare la Scuola politica del Carroccio e ha ribadito la sua contrarietà all’ingresso del partito nel gruppo moderato a Bruxelles, invocato invece da Giancarlo Giorgetti e da altri esponenti di spicco. «Noi siamo alternativi alla sinistra», il giudizio dell’ex ministro dell’Interno…
Nel corso del suo intervento, Matteo Salvini ha spiegato che al Parlamento europeo il problema non è portare la Lega «in gruppetti che inseguono la sinistra»: «Se noi inseguiamo la sinistra politicamente e culturalmente abbiamo perso: l’agenda la dobbiamo scrivere noi». Entrare nel Ppe, ha aggiunto, non è come citofonare come fosse uno scherzo di Halloween: «Il mio scopo non è seguire la sinistra, ma consolidare il Centrodestra».
MATTEO SALVINI: “GIORGETTI? NO ALLE POLEMICHE”
Incalzato dai cronisti presenti a Milano, Matteo Salvini è tornato sui giorni di tensione con il vice Giancarlo Giorgetti, con la tregua firmata al termine dell’ultimo Consiglio federale: «Abbiamo parlato di futuro, per me le polemiche sono una fastidiosa perdita di tempo: il confronto è bello, la polemica no». Non poteva mancare una battuta sul ministro Lamorgese, spesso finita nel mirino del leader leghista per l’aumento degli sbarchi. Ebbene, Matteo Salvini ha invocato un nuovo blocco: «Ci sono stati 1.000 arrivi nelle ultime ore, bloccare le partenze significa salvare vite e tutelare l’Italia: l’Europa da questo punto di vista non lo ha fatto e non fa nulla». L’ex titolare del Viminale, poi, sul vertice “promesso” con la Lamorgese: «Se la ministra, con la regia del premier Draghi, avesse voglia di confrontarsi e capire come si può intervenire per bloccare degli sbarchi, che ormai stanno arrivando quasi a 60.000, io resto a disposizione. Se pensa di fare da sola, tra un rave party e una baby gang, auguri all’Italia».