Matteo Salvini: “Venerdì a processo come imputato”
Matteo Salvini, ospite di “Quarta Repubblica”, affronta il tema della crescente criminalità a Milano, con trambusti e rappresaglie in varie zone della città, quartieri periferici come San Siro in primis: “Tante volte ho incontrato i residenti delle case popolari di Milano. I problemi si possono risolvere: politicamente puoi dare delle indicazioni. Ad esempio la scelta della Lega era dare la precedenza agli italiani: se qualcuno vive e lavora da 30-40 anni in Italia ha più diritto a vivere lì. Chiaro che una giovane coppia, un disabile, un padre single, è più difficile che vadano per strada a fare casino con la scacciacani. Io ritengo che sia giusto che chi arriva in Italia abbia le sue opportunità ma chi vive qui da tempo è normale che abbia più diritto”.
A detta del vicepremier “dispiace che ci sia un sindaco come Sala che diceva che a Milano non c’è un problema di sicurezza. Si parlava di complotto, strumentazione… In Svizzera o in altri Paesi prima di far questo conti, perché prendono e ti portano via”. Parlando proprio di immigrazione, Salvini ricorda: “Venerdì andrò come imputato a processo per sequestro di persona aggravato perché ho bloccato per sei giorni lo sbarco di una nave spagnola che pretendeva di sbarcare in Italia. Ricostruirò i fatti. Vado lì serenamente perché ritengo di aver fatto il mio dovere di cittadino italiano”.
“Non cambio il mio modo di fare”
Matteo Salvini andrà a processo per i fatti relativi al 2019, quando bloccò Open Arms: “Piantedosi e Giorgia Meloni stanno facendo il possibile. Sicuramente qualcuno tra dirigenti pubblici, prefetti, questori e altri ministri, saranno più cauti dopo che io sono andato a processo. Io però non cambio il mio modo di fare. Il mio stipendio lo pagano gli italiani quindi io ad esempio mi schiero contro gli scioperi ripetuti. Rischio un processo? Non lo so ma se avessi paura non farei questo”. A detta di Salvini “che ci sia una parte di magistratura politicizzata per cambiare l’esito del voto degli italiani è evidente”.
La riforma della giustizia, secondo Salvini, deve arrivare il prima possibile. A “Quarta Repubblica” il ministro spiega: “Berlusconi me lo diceva che noi come centrodestra stavamo sbagliando. Giusta l’elezione diretta del presidente del Consiglio ma senza una giustizia giusta, questo non sarà mai un Paese libero. Perché domani si alza il magistrato e se la prende con te e tu sei fottuto. Mille italiani ogni anno finiscono in galera da innocenti. Persone a me vicino hanno pagato con fango e me*da, persone diffamate e poi rilasciate. Se qualcuno ce l’ha con me se la prenda con me ma non tirino in ballo persone a me vicino come la mia compagna”.
Salvini: “È il momento della pace fiscale e pace edilizia”
A “Quarta Repubblica” per Matteo Salvini anche un commento sulla Manovra: “Abbiamo alzato il tetto degli stipendi. Un errore è non aver affrontato ancora la pace fiscale. Se non metti sul tavolo un saldo e stralcio, chiudendo tutte le pendenze con l’Agenzia delle entrate, secondo me è stato un errore. È il momento della pace fiscale e pace edilizia. Ci sono case bloccate per 30 centimetri”. Parlando poi delle Europee, Salvini spiega: “Io non mi candido. Giorgia Meloni lo farà? Chi sono io per negarglielo. Farò il Ministro dei Trasporti nel migliore dei modi. Vannacci un nostro candidato? A me piacerebbe, è vittima della sinistra radical chic”.