MATTEO SALVINI RILANCIA LA LEGA SANTA

Matteo Salvini respinge i tentativi di chi vuole associare il fascismo alla Lega, che è un “movimento conservatore legato alla sovranità nazionale“, quindi non ha nulla a che fare con gli squadristi. Ne parla in un’intervista al Giornale dopo il successo di Pontida 2024, che non è macchiato da quel gruppo di ragazzi che hanno dato dello scafista al ministero degli Esteri Antonio Tajani. “Un conto è non essere d’accordo con alcune proposte di Forza Italia sulla cittadinanza, un conto è insultare qualcuno con il quale condividiamo il governo del paese“, mette in chiaro il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infastrutture, il quale non ha affatto digerito l’accaduto.



A Pontida, comunque, ha rilanciato la santa alleanza, che rappresenta anche un modo per svegliare l’Occidente che rischia lo stesso declino sfiorato nel Cinquecento. Come ha avuto modo di spiegare anche da Giletti nelle ultime ore, Salvini parlando dei risultati delle elezioni austriache ha allontanato le ombre di nazismo che qualcuno a sinistra prova ad allungare: semplicemente è prevalsa la voglia di cambiare e il suo auspicio è che accada lo stesso negli Usa a novembre.



NIENTE PATRIMONIALE, MA TASSA SU EXTRAPROFITTI BIANCHE

Ma al Giornale parla anche di politica interna, in particolare di un tema caldo come quello delle tasse e di quelle sugli extraprofitti. “Le banche non rischiano niente sono coperte dallo Stato. Le banche non fanno impresa. Hanno guadagnato 40 miliardi di euro“, spiega Matteo Salvini, che manda anche un messaggio a quella parte della maggioranza a cui questa proposta non piace. “Non sono stato eletto per difendere le banche“. Invece, è totalmente contrario alla patrimoniale: “Mai“. A tal proposito, il suo auspicio è che i Patrioti riescano a costringere l’Ue a rivedere la tassa sulle case e sulle auto.



DA OPEN ARMS ALLA CITTADINANZA AI MIGRANTI

Inoltre, il leader della Lega smentisce contrasti col ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e non si sbilancia sulla sua reazione in caso di condanna nel processo Open Arms, perché è una questione personale. Gli interessa valutare l’eventuale reazione degli italiani, perché una sua condanna “sarebbe un segnale disastroso rivolto alla malavita“, oltre che “un rischio per la democrazia“. Il ministro definisce poi “surreale” il dibattito sulla cittadinanza, perché le priorità devono essere altre e non c’è un problema sulla questione.

Anzi, conferma la linea dura della Lega: “Io mi rifiuto anche solo di prendere in esame qualsiasi proposta in questo senso anzi aggiungo la proposta della Lega su cui chiederemo alla maggioranza cosa ne pensa è di togliere la cittadinanza agli immigrati che delinquono“. Per quanto riguarda i tentativi della magistratura di smontare i decreti contro l’immigrazione clandestina, per Salvini la soluzione risiede nella riforma della giustizia, facendo ciò che neppure Silvio Berlusconi è riuscito a fare.