La campagna elettorale è entrata nel vivo, Matteo Salvini pronto a guidare il centrodestra alla vittoria. Il segretario federale della Lega questa mattina è stato protagonista di un intervento alla stazione centrale di Milano e ha esordito rispedendo al mittente le critiche arrivate da sinistra: “Io bado ai temi concreti e arrivo al 25 settembre, poi si conteranno i voti nelle urne. Agli insulti di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e letta preferisco non rispondere”.



Nel corso del suo intervento, Matteo Salvini non ha lesinato frecciatine a Luciana Lamorgese. L’ex vicepremier si è soffermato sull’aumento degli sbarchi registrato nelle ultime settimane: “Siamo al record di sbarchi di immigrati clandestini rispetto a tutti gli ultimi anni. Non c’entrano russi, cinesi o turchi, ma c’entra un nord Africa abbandonato a se stesso e una politica italiana a guida Pd e Lamorgese assolutamente assente, se non complice”.



MATTEO SALVINI: “NON VOGLIO SPARARE MINISTRI A CASO”

Nel corso del suo sopralluogo alla stazione centrale milanese, Matteo Salvini ha spiegato di non voler iniziare la corsa al nome dei ministri del possibile governo di centrodestra: “Non voglio sparare ministri a caso”, ha spiegato l’ex ministro dell’Interno, sottolineando che ha intenzione di proporre agli alleati “che prima del voto i nomi di alcuni ministri vengano messi sul tavolo”. Matteo Salvini ha evidenziato che gli italiani dovranno sapere se vince il Carroccio con il centrodestra “chi fa il ministro dell’Economia, degli Esteri e delle Infrastrutture“: “Alcuni ministeri importanti dovranno essere messi sul tavolo degli italiani prima del voto. Però non fatemi coinvolgere Letizia Moratti perché non vorrei che qualcuno dicesse che offro una cosa in cambio dell’altra. Non lancio ministri a caso”. Il leader della Lega ha poi annunciato che, in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni, nel 2023 verranno assunti, formati e messi in strada “dieci mila donne e uomini delle forze dell’ordine in un solo anno”. L’obiettivo, ha aggiunto, è quello di mettere sul tavolo 1 miliardo di euro per le forze dell’ordine.

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