Matteo Salvini, leader della Lega, è intervenuto nella prima serata di ieri, giovedì 28 maggio 2020, in una diretta Instagram con il giornalista Gianluigi Nuzzi. Numerosi i temi affrontati, con particolare riferimento alle scuole, che, secondo l’esponente del partito del Carroccio, devono riaprire prima di settembre: Ho sottolineato al ministro Azzolina che l’Italia è l’unico Paese europeo che fino all’autunno non parla di riapertura delle scuole. Non c’è ripartenza economica possibile senza scuole, abbiamo tra le mani il futuro di 8 milioni di studenti”. Le università resteranno chiuse per tutto il 2020, invece, con esami in presenza negli atenei a gennaio 2021: “È follia pura, come lo sono compiti e lezioni a distanza. Se non c’è rapporto umano con gli insegnanti e compagni, non è scuola. Parecchi insegnanti e studenti sono arrabbiati con il ministro”. Infine, un accenno al trattamento riservato dal Governo alle scuole paritarie pubbliche: “Perché i loro studenti devono essere trattati come se fossero di serie B?”. Salvini ha infine ricordato che c’è un piano già pronto per 1747 di interventi di ristrutturazione per sistemare scuole, palestre, biblioteche. Il costo? 2 miliardi di euro.



MATTEO SALVINI: “GOVERNO PAGHI CIG”

Durante la diretta Instagram, Matteo Salvini ha poi parlato della volontà di manifestare il 2 giugno per non dimenticare che oltre un milione di italiani non ha ricevuto la cassa integrazione. “Vogliamo ricordare anche i tantissimi imprenditori e artigiani che non hanno ricevuto un prestito dalle banche, i precari, gli stagionali… Abbiamo suggerito al Governo alcune proposte per andare incontro a queste persone con una spesa assolutamente limitata. La nostra non è una protesta fine a se stessa: noi proponiamo delle idee”. Un riferimento, inoltre, ai fondi europei: “I problemi sono sostanzialmente due. Il primo: arrivano l’anno prossimo, dopo l’approvazione del prossimo bilancio UE, ma per molte famiglie e attività sarà troppo tardi. Il secondo, invece, combacia con la dichiarazione del vicepresidente della Commissione europea, il quale ha riferito che i soldi arriveranno soltanto dopo che l’Italia avrà approvato le riforme proposte dall’Europa: non vorrei tornassimo alla legge Fornero, alla patrimoniale, alle tasse sulla plastica e sulla casa”. I giornali hanno citato la possibilità di vedere Matteo Renzi nel Centrodestra a breve: “No, siamo il giorno e la notte”.



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