Matteo Salvini, leader della Lega, è intervenuto in collegamento video nella serata di martedì 11 maggio 2021 a “Fuori dal Coro”, trasmissione di Rete 4 condotta da Mario Giordano, dando una notizia importante per il nostro Paese: Da giugno in poi non ci saranno più coprifuoco e colori delle Regioni. Questa è una richiesta che le Regioni tutte, di Destra e di Sinistra, faranno al Governo da domani, anche perché, visto l’andamento del piano vaccinale e i numeri relativi ai contagi dell’anno scorso in questo periodo, posso immaginare che tutta Italia sarà tra il bianco e il giallo per l’estate intera”.



Il problema vero, secondo Salvini, è che non arrivano i vaccini da Bruxelles: la Lombardia potrebbe fare 130mila vaccini al giorno, ma deve fermarsi a 70-80 mila perché mancano le fiale… Non possiamo vaccinare con la camomilla! E che dire dello Sputnik? Il vaccino russo è sotto esame dal 4 marzo in Europa, finora ci hanno messo 2 mesi per valutare se funziona o no…”.



SALVINI: “ORA ALTRE RIAPERTURE”

Matteo Salvini a “Fuori dal Coro” ha ricordato poi che venerdì 14 maggio, alle 9.30, sarà a Catania “nell’aula bunker di tribunale, dove il giudice mi dirà se ho vinto un altro processo, per sequestro aggravato e continuato di persona, con pena prevista fino a quindici anni di carcere. Nell’anno 2019 erano, alla data di oggi sbarcati 1000 immigrati, quest’anno 13mila”. Poi, un focus sulla situazione turismo in Italia: “Il problema è non perdere giugno, stiamo insistendo come Lega perché già dalla settimana prossima si possano riaprire bar e ristoranti al chiuso, all’aperto, di giorno e di sera, senza il coprifuoco, come si sta verificando in Spagna, in Belgio, in Germania. Se lunedì i dati saranno in miglioramento, tornare alla vita normale sarà fondamentale. Io mi auguro che gli italiani quest’estate facciano le vacanze in Italia”. Matteo Salvini e la Lega puntano quindi alla rimozione del coprifuoco, alla riapertura dei centri commerciali nei fine settimana e delle tremila piscine al chiuso. E se il ministro della Salute, Roberto Speranza, non fosse d’accordo? “Lui è il ministro e deve prendere atto dei numeri, dei dati. Se l’occupazione dei letti in terapia intensiva è sotto il 23%, evidentemente la situazione sta migliorando”.

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