Matteo Salvini sbarca su Tik Tok, il social cinese amato dai giovanissimi? Com’era facile immaginare le polemiche non hanno fatto tardi ad arrivare. Tra i primi a scagliarsi contro la decisione del leader della Lega di occupare uno spazio che i ragazzi utilizzano per condividere clip di 15 o 60 secondi dal montaggio rapidissimo e molto intuitivo, abbinate a musica, effetti sonori e filtri, ha fatto storcere il naso in particolare a Gabriele Muccino. Il noto regista è intervenuto sul suo profilo Twitter per chiedere a Matteo Salvini un passo indietro dalla piattaforma più scaricata del momento. Queste le parole utilizzate da Muccino in un cinguettio di poche ore fa: “#TikTok è un nuovo social cinese frequentato da giovanissimi dai 14 ai 16 anni per esprimere la voglia di cantare, essere leggeri e giocare. Portarci dentro la politica è un autentico schiaffo a chi di politica non vuole sentire parlare. Lasciateli in pace. Lasciateli puliti”.
MUCCINO CONTRO SALVINI SU TIK TOK
Come si evince leggendo il commento di Muccino su Twitter, Matteo Salvini non viene mai citato espressamente, ma è chiaro che il riferimento del regista sia diretto all’ex ministro dell’Interno, attualmente unico leader politico italiano di rilievo che ha deciso di fare il suo debutto sulla piattaforma. In ogni caso si può dire che per il momento le sue performance siano state accolte con relativa freddezza dai giovani utenti che popolano l’app. Salvini sta utilizzando la caratteristica principale del social, quella di pubblicare video, per diffondere alcuni messaggi politici accompagnati da un sottofondo musicale. Come riportato da “Il Messaggero”, i primi video gli hanno postato soltanto 1000 cuoricini: Luca Morisi, lo spin doctor di Salvini sui social, è chiamato a fare di meglio. Muccino permettendo…
#TikTok è un nuovo social cinese frequentato da giovanissimi dai 14 ai 16 anni per esprimere la voglia di cantare, essere leggeri e giocare. Portarci dentro la politica è un autentico schiaffo a chi di politica non vuole sentire parlare. Lasciateli in pace. Lasciateli puliti.
— Gabriele Muccino (@GabrieleMuccino) 16 novembre 2019