«Noi siamo qui per risolvere problemi e per lavorare, mi sembra irrispettoso mettere una scadenza al presidente Draghi. Questo è un governo di ricostruzione nazionale, mettere una scadenza non mi sembra rispettoso. Chiedere oggi a Draghi cosa farà nel febbraio 2022 non mi sembra rispettoso»: così Matteo Salvini ad Agorà dopo il dibattito di ieri sul dopo Mattarella.



Matteo Salvini ha poi parlato delle riaperture ed ha elogiato l’avvento del governo Draghi: «Noi abbiamo chiesto fiducia agli italiani. Se penso ai mesi di Conte e di Arcuri, a mascherine, respiratori, vaccini che non c’erano, penso a come sia cambiato il mondo con Draghi, Figliuolo, le Regioni che corrono ed i sindaci che partecipano. Io penso che gli italiani abbiano dimostrato buon senso e generosità, adesso meritano fiducia, anche i giovani. Continuare a vietare ai giovani di potersi trovare e divertire in maniera sana e controllata mi sembra un errore».



MATTEO SALVINI: “VALUTARE PROROGA BLOCCO LICENZIAMENTI”

Matteo Salvini si è poi soffermato sul blocco dei licenziamenti: «Bisognerà pensare se non sarà il caso di prorogare il blocco, dobbiamo ragionare seriamente sulla possibilità di dare ulteriore spazio e ossigeno ad aziende e collaboratori. E bisogna pensare alle cartelle esattoriali che teoricamente dovrebbero tornare ad essere inviate dal 1° luglio». «La proroga dovrebbe arrivare per alcuni settori sicuramente, come commercio e ristorazione, sostenendo le aziende che non possono farsi carico di oneri ancora troppo a lungo», ha aggiunto Matteo Salvini, che ha poi parlato del dossier riforme: «Noi siamo entrati al governo per fare le riforme che servono al Paese, come riforma del fisco, riforma della giustizia e riforma del lavoro, non Ius soli e altre riforme che non sono di emergenza nazionale. La flat tax esiste già per le Partite Iva ed ha portato all’apertura di centinaia di migliaia di Partite Iva, assicurando la progressività tra deduzioni e detrazioni». E la frecciatina al Partito Democratico: «Se qualcuno evita di portare in Parlamento temi che dividono, come ddl Zan e Ius soli, farebbe un favore agli italiani».

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