La Lega è a disposizione di Mario Draghi: così Matteo Salvini al termine delle consultazioni con il premier incaricato. Il segretario federale del Carroccio ha parlato di confronto interessante e stimolante sui temi concreti e sull’idea di Italia «che per diversi aspetti coincide» con quella dell’ex presidente della Bce, che ha messo al centro del progetto sviluppo, imprese e crescita. Un altro dettaglio di nota è l’assenza di veti e condizioni, «a differenza degli altri partiti».
Uno dei dossier più rilevanti è legato alla posizione sull’Unione Europea e Matteo Salvini è stato molto chiaro sul punto: «Noi siamo in Europa, i nostri figli crescono in Europa ma se c’è da difendere gli interessi dell’Italia in tutti i settori ,lo facciamo. Noi vogliamo fare parte di un governo che difenda gli interessi del Paese a Bruxelles a testa alta».
MATTEO SALVINI: “NO VETI O CONDIZIONI”
Matteo Salvini ha poi aggiunto nel corso del suo intervento: «Non sto facendo ragionamenti di convenienza politica, noi abbiamo una grande forza che è la nostra libertà: noi non siamo costretti a dire sì a tutti i costi, come qualcuno, o no a tutti i costi. Noi valutiamo le proposte, abbiamo sentito l’inizio di un percorso interessante per il Paese. Per serietà prossima settimana entreremo nel merito e diremo sì o no. Non commento e rispetto i sì ed i no degli altri. Non abbiamo parlato di ministri, di governi tecnici o politici, lascio che altri si esercitino col totoministri».
«Penso che stiamo dimostrando lealtà e serietà, il bene del Paese viene prima di interessi di partito o di coalizione», ha proseguito Matteo Salvini, che ha rimarcato un concetto: «Noi ci siamo seduti e non ci siamo permessi di mettere veti o di porre condizioni. Abbiamo un’idea di Italia, mi spiace che altri vengano in queste sale dicendo “se c’è Salvini, no”. Per noi non è semplice, potrei sedermi al fianco di qualcuno che mi ha mandato a processo per aver difeso l’Europa da ministro». Qui di seguito il video dell’intervento del segretario federale della Lega post-consultazioni con Mario Draghi.