SALVINI ALLA PIAZZA DI MILANO: “LA LIBERTÀ DELL’OCCIDENTE CONTRO IL TERRORISMO”

La foto simbolo della manifestazione di piazza a Milano in difesa dell’Occidente e di Israele è quella che vede assieme il leader della Lega Matteo Salvini, Celeste Vichi (ebrea livornese) e Ayoub Ouassif, operaio musulmano che vive e lavora a Sassuolo. Una piazza per la libertà e il dialogo contro i venti di guerra e terrorismo che si odono dal Medio Oriente in nome di un rinnovato fondamentalismo religioso e politico. Il discorso di oltre 20minuti del vicepremier Salvini ha chiuso l’iniziativa “In difesa dell’Occidente, dei diritti, della sicurezza, della pace e delle libertà” che ha visto sul palco di Milano in Largo Cairoli tutto lo stato maggiore della Lega, dai Ministri ai Governatori Fontana, Fedriga e Zaia.



«L’obiettivo finale è due popoli e due Stati», spiega Salvini nel suo discorso prima dell’abbraccio tra Celeste e Ayoub, «il sangue che scorre è contro la pace, questa non è la piazza dello scontro di civiltà», citando il libro di Samuel Huntington dopo l’attacco dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York. Per il leader della Lega la difesa dell’Occidente non è affatto un attacco all’Islam tout court: questa piazza dedicata a Oriana Fallaci è «aperta a qualsiasi fede. Il nostro nemico non è l’Islam ma il terrorismo, il fanatismo e l’estremismo». Condanna piena invece agli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre, giorno di inizio della funesta guerra in Medio Oriente: «Su la testa Palestina, fuori Hamas dalla Palestina, guai a chi finanzia il terrorismo, anche in Italia». Mentre Ouassif ripete che «Hamas è un gruppo di terroristi fondamentalisti, l’Islam non è questo», e la giovane ragazza ebrea sottolinea «L’antisionismo è antisemitismo», Salvini invita tutti all’impegno per una soluzione di pace che non porti l’Occidente sottomesso alla “cultura” fondamentalista.



IL VIDEO INTEGRALE DEL DISCORSO DI MATTEO SALVINI ALLA MANIFESTAZIONE DELLA LEGA IN DIFESA DI ISRAELE E DELL’OCCIDENTE

«Questa è una piazza che reclama libertà di pensiero e parola – ha continuato Salvini dal palco davanti al Castello Sforzesco di Milano – la sinistra, che appare confusa, rivendica giustamente parità di diritti. Però come fai a fare contemporaneamente una battaglia giusta per rivendicare i diritti Lgbt e poi difendere l’estremismo islamico?»: non sono mancate le “frecciate” a quella opposizione che a sinistra contesta la difesa di Israele e la condanna ad Hamas da parte del Governo Meloni.



Impossibile per Salvini non citare nel discorso quanto a pochi metri stavano urlando e gridando nel corteo della “Milano antifascista” contro Israele e contro la stessa manifestazione della Lega: «A qualche centinaia di metri da qui c’è un’altra manifestazione di cosiddetti antirazzisti che stanno attaccando Israele “Stato terrorista“. Gli ultimi fascisti rimasti sono quelli che stanno sfilando per Milano e che odiano Israele, nostalgici dell’odio e della paura». Il Ministro delle Infrastrutture se la prende poi anche con quella sinistra politica che appare piuttosto “confusa”, «Mentre siamo qui in 68 Paesi islamici l’omosessualità è reato e in 6 paesi prevede la pena di morte. A Gaza l’omosessualità prevede 10 anni di carcere». Salvini contesta infine anche l’Onu per quella “equidistanza” sul Medio Oriente tutt’altro che coerente: «Mi aspetto che i vertici dell’Onu volino a Teheran che in questi primi mesi ha avuto il record di condanne a morte per impiccagione: è una barbarie. E poi vanno a fare le pulci a Israele…». Sul finire del suo discorso, Matteo Salvini invoca dalla piazza di Milano «la libertà di pensiero e di parola a difesa di Israele: voi siete la dimostrazione che noi non abbiamo paura. Chi ha paura ha già perso contro il terrorismo. L’Italia e l’Occidente non possono aver paura».