Matteo Vitali critica Lino Giuliano dopo Temptation Island 2024: ecco perché
Una volta finito Temptation Island 2024, Lino Giuliano si è ritrovato a far fronte a una lunga serie di critiche, talvolta anche pesanti, per il comportamento avuto nei confronti della fidanzata Alessia Pascarella. Non solo il popolo del web, ma anche alcuni protagonisti del programma hanno criticato le sue azioni. Tra questi c’è anche uno dei fidanzati che hanno condiviso con lui il villaggio di Temptation Island 2024.
Parliamo di Matteo Vitali, fidanzato di Siria Pingo, una delle sole due coppie che hanno lasciato insieme il programma. Matteo ha deciso di aprire una box su Instagram e di rispondere ad alcune domande curiose dei follower e, tra queste, c’è chi gli ha chiesto cosa ne pensa di Alessia e Lino. A questa domanda. Matteo ha replicato con una critica all’ex compagno d’avventura.
Matteo Vitali dalla parte di Alessia Pascarella: “Donna con la D maiuscola”
“Di Alessia e Lino cosa penso? Che sono due brave persone. – ha esordito, poi però ha precisato – Non giudico la scelta di Lino perché non sono nessuno per giudicarlo, però per come sono fatto io non avrei mai fatto soffrire così una donna. Di Alessia penso che è una Donna con la D maiuscola.” Matteo, dunque, si schiera dalla parte di Alessia, criticando il comportamento avuto da Lino nei suoi confronti.
Matteo Vitali si è però espresso anche sulla ex coppia Raul Dumitras e Martina De Ioannon, dicendo: “Raul per me è come un fratello. Mi è stato accanto nel momento del bisogno e mi aiutava tantissimo nel mio percorso. Di Martina, per come la conosco, non è una cattiva persona e non giudico quello che ha fatto perché ogni persona è libera di fare la propria scelta.” Matteo, infine, ha ammesso che non escluderebbe la partecipazione ad altri programmi televisivi: “Bhè, se ci fosse un’altra occasione sì mi piacerebbe. Continuando sempre la mia vita la lavoratore. Non credo sia possibile vedere me e Siria al Grande Fratello. Ma anche se ci chiamassero, noi continueremo sempre ad essere noi stessi e ad avere la testa sulle spalle.”