Anche la moglie di Matteo Viviani, Ludmilla Radchenko, ha voluto commentare la brutta esperienza vissuta mentre erano in vacanza con l’intera famiglia, con un posti su Instagram. Il ritorno a Milano è infatti stato caratterizzato dalla scoperta del maxi furto nella loro casa. “Così è finita la nostra vacanza di Pasqua”, ha commentato Ludmilla postando su Instagram la foto della cassaforte aperta per metà e dalla quale i ladri hanno rubato contanti e gioielli per un valore di 75 mila euro. “Non voglio fare la vittima”, ha però aggiunto, spiegando come siano stati fortunati ad avere con loro i gioielli più importanti, Nikita ed Eva, “sani e salvi”. Quindi uno sguardo anche ai fatti di cronaca che hanno scosso il mondo intero nelle ultime giornate: “Oltre a questo basta volgere lo sguardo verso lo Sri Lanka per asciugarsi le lacrime ed andare avanti. Andare oltre, come abbiamo sempre fatto. Le cose materiali si recuperano e l’orgoglio di guadagnarsi onestamente tutto ciò che si ha non si può rubare”, ha aggiunto la moglie di Matteo Viviani, ricevendo anche lei la vicinanza dei suoi numerosi fan. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL COMMENTO DELLA IENA
Una Pasqua amarissima, quella vissuta dal noto conduttore e inviato de Le Iene, Matteo Viviani, vittima di un furto nella sua abitazione milanese. I ladri hanno approfittato della sua assenza per via delle vacanze pasquali fuori porta per intrufolarsi nella sua abitazione svaligiandola e portando via un ingente bottino del valore di 75mila euro, tra gioielli e contanti. La notizia è trapelata dai maggiori quotidiani online ma Viviani ha preferito non commentare sui social, spostando l’attenzione sui tragici fatti che sono avvenuti in Sri Lanka. “Per tutti noi è praticamente impossibile cercare solo di immaginare l’intensità del dolore che in questo momento sta devastando lo stomaco e l’anima di alcune persone”, ha scritto su Instagram postando pochi minuti fa una foto emblema di quanto accaduto nei giorni scorsi. Quindi la iena ha aggiunto: “La maggior parte dei nostri problemi, a confronto, è nulla”, citando negli hashtag a chiusura del post proprio lo Sri Lanka affiancato da parole come #terrorismo, #vergogna e #solidarietà. In tanti utenti hanno apprezzato le sue parole, capendo al tempo stesso il suo dramma personale legato al maxi furto subito. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
BOTTINO DA 75 MILA EURO
Furto avvenuto in casa di Matteo Viviani, noto inviato della trasmissione di Italia Uno, Le Iene. Come riferito da numerosi organi di informazione online, a cominciare dall’agenzia Ansa, i ladri sarebbero entrati nell’appartamento situato in zona Affori a Milano, scappando con un bottino da ben 75mila euro. Pare che i topi d’appartamento abbiano portato via tutto ciò che trovavano di valore, ed in particolare gioielli, orologi e contanti. Il furto è stato scoperto alle ore 22:30 di ieri, 22 aprile (Pasquetta), e denunciato in seguito alla polizia. I ladri hanno agito approfittando delle vacanze pasquali (Viviani aveva postato una foto a Ferrera su Instagram nella giornata di ieri), forzando la porta di casa, introducendosi inosservati, e facendo razzia di tutto ciò che fosse di valore. Evidentemente il conduttore e inviato delle Iene era appena rientrato a casa quando ha avuto la magra scoperta.
MATTEO VIVIANI, FURTO A CASA DELL’INVIATO DE LE IENE
Non è la prima volta che Viviani vive suo malgrado una situazione spiacevole. Nel settembre del 2015 aveva infatti confessato di essere stato minacciato di morte a poche ore dalla messa in onda di un servizio. «Per scrupoli ti dico che arriva la bomba in diretta – era l’sms mandato a Viviani in quell’occasione – controlla i 3 vasi a casa. Ci sarà attentato il boss vuole così». Viviani denunciò il tutto alle forze dell’ordine, rivelatosi poi una semplice minaccia visto che nessuna bomba venne fatta esplodere nell’abitazione del conduttore del seguitissimo show di casa Mediaset. La cosa certa è che i topi di appartamento continuano a colpire anche la gente nota in quel di Milano. Viviani è infatti solamente l’ultimo di una lunga serie di colpi avvenuti nel capoluogo lombardo negli ultimi due anni, come ad esempio quello al sindaco Beppe Sala, ai genitori del ministro dell’Interno Matteo Salvini, ai Moratti, e altri ancora. In alcuni casi sono stati presi i responsabili, mentre in altri non sono ancora stati catturati.