Matthew Modine è stato annunciato tra gli ospiti della terza puntata di Io Canto Generation 2024, il talent show musicale dedicato a giovani talenti presentato da Gerry Scotti in prima serata su Canale 5. L’attore è una star di fama internazionale che durante la sua carriera ha lavorato con registi del calibro di Stanley Kubrick e Christopher Nolan. Conosciuto in tutto il mondo per il film “Full Metal Jacket”, Matthew Modine si è fatto conoscere anche dai giovanissimi negli ultimi anni per aver partecipato alla serie cult Netflix di “Stranger Things”. Una serie diventata un cult tra giovanissimi e non solo di cui è tra i protagonisti, anche se dalle pagine di MoviePlayer ha rivelato che inizialmente aveva rifiutato la proposta. ”



“All’inizio non volevo accettare l’offerta dei Duffer Brothers” ha detto l’attore parlando della serie Stranger Things. Poi qualcosa è cambiato visto che l’attore ha deciso di parteciparvi: “lo show mi ha mi ha permesso di incontrare un pubblico molto più ampio e di conoscere una giovane attrice meravigliosa, Millie Bobby Brown, che ho visto crescere e che ho perfino sposato. Sono felice di aver lavorare con due grandi creatori di storie come i Duffer”.



Matthew Modine, da Stranger Things al film Oscar Oppenheimer

La carriera di Matthew Modine non è legata solo alla serie cult “Stranger Things”, visto che l’attore americano ha recitato recentemente anche nel film premio Oscar Oppenheimer diretto da Christopher Nolan e precedentemente nel film “Il cavaliere oscuro – Il ritorno. L’attore, parlando del rapporto con il regista Christopher Nolan ha rivelato: “ha una visione specifica, crede nell’importanza dell’uso della pellicola per via della reazione che ha sull’occhio e cura ogni aspetto del film”.



In passato ha lavorato anche nel film cult “Full Metal Jacket” diretto da Stanley Kubrick: “Kubrick ha inventato l’ellissi più importante della storia del cinema. L’osso con cui i primati imparano a colpire i loro rivali in 2001 Odissea nello spazio viene lanciato in aria e diventa un’astronave. Kubrick ci ha insegnato che se riusciamo a evolverci e usiamo la violenza per risolvere i problemi non siamo diversi da come eravamo 2.000 anni fa”.