Matthew Perry, raffica di arresti per la sua morte

Grande svolta nelle indagini sulla morte di Matthew Perry. Stando a quanto riporta TMZ, sono stati effettuati numerosi arresti, tra cui almeno un medico e alcuni spacciatori. Diverse agenzie delle forze dell’ordine hanno eseguito mandati di perquisizione e sequestrato computer, telefoni e altre apparecchiature elettroniche per determinare chi ha fornito a Perry la ketamina che gli ha fatto perdere conoscenza lo scorso ottobre e lo ha fatto annegare nella sua vasca idromassaggio a Pacific Palisades, Los Angeles.



Ricordiamo che le indagini sulla morte di Matthew Perry sono partite dalla polizia di Los Angeles e la Drug Enforcement Administration federale, che hanno iniziato a cercare di comprendere come l’attore fosse riuscito ad entrare in possesso di tutta la ketamina che gli è stata poi trovata in corpo dopo il decesso.



Matthew Perry, arrestati un medico e vari spacciatori dopo il ritrovamento di alcuni messaggi

Michael Perry era sottoposto a terapia con infusioni di ketamina per ansia e depressione, ma l’ultima terapia era stata effettuata una settimana e mezza prima della sua morte, quindi la ketamina nel suo organismo non era stata prescritta dal medico. Eppure, secondo quanto riportato dalla fonte, al momento della morte l’attore aveva in circolo la stessa quantità di ketamina utilizzata per l’anestesia generale in sala operatoria. Una dose che non gli sarebbe, dunque, stata prescritta secondo legge. Dopo mesi di indagini, la DEA, l’US Postal Service e il LAPD sono arrivati all’arresto di un medico, insieme a diversi spacciatori, che avrebbero aiutato a organizzare e consegnare la ketamina a Perry.



A quanto pare, l’arresto è arrivato in seguito ad un mandato di perquisizione che avrebbe poi portato alla scoperta di messaggi di testo che parlavano di Perry e della ketamina che voleva, oltre che del prezzo che l’attore di “Friends” avrebbe pagato per la sostanza.