Lo hanno chiamato “eroe” ma lui si scrolla di dosso la definizione. “Lo avrebbe fatto chiunque”, spiega Mattia Aguzzi. Eppure è stato proprio per merito suo che una bambina di soli 4 anni, sabato mattina, non ha perso la vita. La piccola, forse per gioco, è salita sul balcone della sua casa al quinto piano, in un appartamento di Torino, e si è gettata giù. I passanti hanno avuto appena il tempo di mettere a fuoco quanto stesse per accadere prima di intervenire. È stato proprio Mattia ad immolarsi e a cercare di indovinare la traiettoria che quel corpicino avrebbe percorso, centrandolo a pieno.



A Morning News, quel giovane racconta: “Sabato mattina sono uscito con Gloria, la mia fidanzata, da un palazzo lì vicino. Saremmo dovuti andare da mio cugino per una braciata e stavamo andando in panetteria a prendere il pane. Per strada abbiamo sentito delle urla dal palazzo vicino e abbiamo visto questo signore che gridava. Diceva alla bambina di stare ferma e poi ci ha detto che ci fosse la piccola sul balcone. Lei aveva una gamba sporgersi e superare la ringhiera. Qualche attimo dopo aveva solo le braccia attaccate, poi il volo“.



Salva la bimba di 4 anni caduta dal balcone a Torino: “Volevo attutire il colpo”

Quando Mattia Aguzzi si è accorto della bambina, appesa con le manine al balcone di casa, ha provato ad indovinare il punto di caduta: “Io allora mi sono messo in traiettoria, lì sotto, per fare da cuscinetto e attutire il colpo. Ho centrato il punto e me la sono ritrovata sul petto e sulle braccia: siamo caduti entrambi a terra. È caduta per 15-18 metri: l’impatto è stato forte e al momento non respiravo più. Lì per lì la bimba non ha pianto né urlato e ho temuto il peggio: poco dopo l’abbiamo però sentita piangere e abbiamo capito che tutto fosse andato bene”.



Dopo aver salvato la vita alla piccola, Mattia è andato a trovarla: “Ieri ho fatto una visita veloce al Regina Margherita per vedere se stesse bene. Ho incontrato i genitori ma poi li ho lasciati soli per farli riprendere”. A detta del ragazzo, il suo non è un gesto eroico. “Non sono un eroe ma penso che tutti ci avrebbero provato. Voglio ringraziare il signor Emilio che è l’uomo che ha urlato e ci ha avvisati di quello che stava per accadere”, sottolinea a Morning News.