A Mattino Cinque grandi esclusive inerenti il caso di Mattia Caruso, il giovane ragazzo che sarebbe stato ucciso dalla fidanzata Valentina Boscaro, in quel di Padova. Il programma di Canale 5 ha intervistato il fratello della vittima, Rosario, che ha fatto chiaramente capire come Mattia Caruso avesse perso la testa per la sua compagna, nonostante la loro storia fosse ‘tossica’: “All’inizio sembrava una bravissima ragazza – ha spiegato Rosario a Mattino Cinque – poi quando l’abbiamo conosciuta andando avanti ci siamo resi conto che il rapporto non poteva andare avanti, lo abbiamo avvisato, c’è la rabbia”.
E ancora: “Io l’ho cresciuto mio fratello, ma nell’ultimo periodo non era per noi ma era solo per lei, secondo lui quella era la donna della sua vita”. Mattia Caruso ha ricevuto una coltellata dritto al cuore che lo ha ucciso nel giro di pochi minuti. Mattino Cinque ha intervistato anche la sorella della vittima, Melinda, che descrive una situazione molto simile a quella esternata dal fratello Rosario. “Tutto quello che è stato detto sono sole bugie – ha spiegato la sorella della povera vittima – mio fratello era una persona gioiosa, sopra le righe, ma non era una persona violenta, anzi il contrario, mio fratello subiva violenza fisica e psicologica”.
MATTIA CARUSO, LA SORELLA: “SE DOVESSI VEDERE VALENTINA LE DIREI…”
E ancora: “Noi ci abbiamo provato in tutti i modi a dirgli che non era la ragazza per lui, di lasciare stare, di allontanarsi, ma quando lui si allontanava lei trovata il modo di tirarlo a se, lui tante volte ci ha provato ad allontanarsi”. Poi la sorella di Mattia Caruso ha voluto precisare: “Mio fratello era uomo e vittima, non c’è niente che possa giustificare quello che ha fatto. è sempre stata molto costruita molto attenta su ciò che diceva, anche i miei genitori continuavano a dirglielo”.
Mattia Caruso ha ricevuto diversi ‘alert’ da parte della famiglia: “Lo vedevamo che soffriva, mille volte l’abbiamo visto piangere e disperarsi, lei evidentemente era più forte di noi”. In chiusura ha spiegato: “Lei deve rispondere di quello che ha fatto, deve avere il coraggio di spiegare ciò che ha fatto, ora mi viene da dirle ‘spero che tu sia felice’”.