A Mattino Cinque si torna a parlare del caso di Mattia Caruso, il giovane ucciso in quel di Padova da Valentina Boscaro, la sua fidanzata, con una coltellata al cuore. Il programma di Canale 5 ha intervistato un amico della vittima, che ha svelato un retroscena che potrebbe avere una sua rilevanza in merito all’omicidio: “Mi ha chiamato, voleva che lo andassi a prendere perchè diceva che aveva fatto un casino, poi l’ho richiamato ma non mi ha più risposto, era verso le 22, mi aveva detto di andarlo a prenderlo, io stavo lavorando poi l’ho chiamato dopo dieci minuti ma non mi ha più risposto, poi dopo è successo quello che è successo”.
L’amico di Mattia Caruso ha poi parlato del rapporto con Valentina Boscaro: “Lui era innamorato perso di lei, cercavamo di convincerlo a lasciarlo, mille volte gliel’ho detto, gli dicevo che era bella ma non ci capiva niente con la testa. Cosa mi rispondeva? Era innamorato, ha litigato con i suoi genitori per lei, figurati se ascoltava me, ma poi è stato educato così dai suoi genitori, sono siciliani, non si tocca la donna”. Sul caso di Mattia Caruso ha parlato anche Emanuele Canta, l’inviato di Mattino Cinque, che ha raccontato: “Al vaglio degli inquirenti il cellulare di Mattia per capire cosa sia accaduto. Quale casino potrebbe aver fatto? Io ho parlato con il ragazzo e mi ha detto che in quel momento non ha ben capito il problema perchè stava lavorando”.
MATTIA CARUSO, LA CHIAMATA ALL’AMICO: “NON HA FATTO RIFERIMENTI A VALENTINA”
Quindi ha proseguito: “Lui ha pensato a qualche discussione con un estraneo ma non alla ragazza. Lei era molto gelosa ma non mi ha fatto alcun riferimento a Valentina quindi non ho pensato immediatamente ad un problema fra loro due, ma raccontano di molti episodi di violenza in cui mattia si presentava il giorno dopo con segni e graffi”.
“Venerdì ci saranno i funerali – ha proseguito riferendosi al povero Mattia Caruso – e dai primi esami non sono emersi segni di colluttazione per questo la difesa della famiglia di mattia sono convinti che non ci sia stata una colluttazione ma un gesto premeditato e voluto dalla donna, che ha preso il coltello colpendolo dritto al cuore. tra l’altro la freddezza che ha tenuto subito dopo, prendere il coltello, metterlo nella tasca del ragazzo e iniziare un’azione di depistaggio”. In conclusione Emanuele Canta ha spiegato: “Non sarà possibile il rito abbreviato perchè stiamo parlando di omicidio volontario”.