I calciatori Mattia Lucarelli e Federico Apolloni hanno respinto al mittente l’accusa di violenza sessuale di gruppo dopo essere stati posti agli arresti domiciliari in seguito alla denuncia nei loro confronti di una 22enne americana. Secondo quanto riferito da “La Repubblica”, i due giovani avrebbero detto al gip di essere innocenti e che la ragazza “era d’accordo”. Addirittura, Lucarelli jr avrebbero parlato di “una goliardata”, secondo il quotidiano diretto da Maurizio Molinari.



Difesi dall’avvocato Leonardo Cammarata, Federico Apolloni e Mattia Lucarelli la notte tra il 26 e il 27 marzo 2022, insieme ad altre tre persone (a loro volta indagate) hanno conosciuto la giovane statunitense fuori da una discoteca del centro di Milano. Quest’ultima, in base a quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe chiesto loro una passaggio a casa, ma il gruppo l’avrebbe portata a casa di Lucarelli, dove si sarebbe consumato lo stupro di gruppo, che – a detta dell’accusa – vedrebbe nei due giocatori i protagonisti principali.



MATTIA LUCARELLI E L’ACCUSA DI STUPRO: “LA RAGAZZA ERA D’ACCORDO”

Proprio “La Repubblica” scrive che, a detta degli arrestati, le frasi volgari pronunciate nei confronti della vittima appartenevano a un “clima goliardico” che si era venuto a creare tra di loro, approfittando del fatto che la 22enne non capisse l’italiano. Si sono detti pentiti per quelle parole offensive – ha spiegato il legale –. Loro dicono: ‘Scherzavamo, la ragazza non capiva perché straniera e noi ci siamo lasciati andare'”. L’avvocato ha anche evocato un video misterioso che, a giudizio della difesa, dimostrerebbe come il rapporto sia stato consensuale.



In un’intercettazione, Cristiano Lucarelli chiede al figlio Mattia se lo abbia recuperato e lui gli risponde: “No guarda, te lo giuro, scagiona. Federico lo cancellò per non avere problemi in futuro”. Ad esempio? “Se l’avesse trovato la sua fidanzata non sarebbe stata una cosa molto carina ha commentato il legale –. Stiamo facendo lavori per recuperarlo”. Secondo la linea difensiva, comunque “la ragazza è sempre stata d’accordo”. Tuttavia, l’accusa la pensa diversamente, alla luce dei verbali della vittima, delle testimonianze degli amici, dei video in cui, in inglese, chiede di andare via e afferma di non essere un “oggetto”.