Cristiano Lucarelli, ex bomber del Livorno, è uscito allo scoperto attraverso un video pubblicato sulla sua pagina Instagram per difendere il figlio. Mattia Lucarelli è stato arrestato ai domiciliari insieme a Federico Apolloni, accusati entrambi di violenza sessuale ai danni di una ragazza americana. “Pensavate che mi nascondessi, che scappassi, che non ci mettessi la faccia – ha esordito Cristiano Lucarelli nel video social che trovate anche qui sotto – mi dispiace deludervi, ma la faccia ce l’ho sempre messa per tante cose, figuriamoci se non ce la metto per una cosa che ho creato io, per un ragazzo che ho educato e cresciuto io, trasmettendogli valori di grande orgoglio, di tolleranza, di contrarietà a ogni forma di violenza, soprattutto verso le donne”.



Mattia Lucarelli ha 22 anni e gioca nel Follonica, e i fatti incriminati risalirebbero al 22 marzo scorso. “Dopo aver letto gli atti, rafforzo ancora di più l’idea“, continua il padre dicendosi certo dell’innocenza del figlio, invitando poi l’opinione pubblica a mantenere un basso profilo: “perché non è neanche una sentenza di primo grado, siamo alle indagini preliminari”, parlando di “processo mediatico” che “era quello che ci spaventava, perché l’ argomento è sensibile e si rischia di dare giudizi troppo affrettati”.



MATTIA LUCARELLI, PAPA’ CRISTIANO: “UNA RIFLESSIONE ANDREBBE FATTA”

Mattia Lucarelli è stato messo ai domiciliari a seguito di una telefonata, stando a quanto riferisce Cristiano Lucarelli “Mattia e l’altro indagato sono stati intercettati, senza saperlo, in una telefonata dove parlavano di un’ingiustizia, di uno scherzo, che non credevano a quello che stavano leggendo. Secondo chi ascoltava – ha proseguito – questa intercettazione non si evinceva l’ammissione di colpevolezza. Della serie Io non ho commesso il fatto, mi sento tranquillo di non aver commesso il fatto. Tu mi ascolti, evinci questa cosa e mi costringi a un provvedimento domiciliare perché non senti nelle mie parole pentimento”.



Quindi l’ex stella livornese ha concluso: “Ma se io non ho commesso il fatto, perché durante la telefonata dovrei sentirmi colpevole? E’ la riflessione che si dovrebbe fare. Perché anche io queste cose le ho sempre sentite in televisione, però quando ci sei dentro capisci tante cose”.