Mattia, il corpo ritrovato in un campo: finite le speranze
Sono finite una volta per tutte le speranze di trovare vivo Mattia. Il bimbo di 8 anni, che lo scorso 15 settembre è stato strappato via dalle braccia della mamma dalla potenza dell’alluvione improvviso che si è abbattuto sulle Marche, è stato ritrovato morto in un campo è adiacente al fiume Nevola. I resti del corpicino sono in avanzato stato di decomposizione, come ha spiegato l’Ansa. Per l’identificazione della salma saranno necessari l’autopsia e l’esame del Dna: la Procura avrebbe già disposto entrambi.
“Ormai le speranze sono finite” ha dichiarato all’ANSA Tiziano Luconi, il padre del piccolo Mattia. Il bimbo era uno dei due dispersi nell’alluvione del 15 settembre scorso. Il suo corpo è stato cercato per otto lunghi giorni e rinvenuto in un campo nel territorio di Trecastelli, nei pressi di via SS Trinità. Lo stesso Tiziano ha spiegato che né lui né la madre del piccolo andranno nel luogo in cui è stato trovato il corpo.
Mattia, il corpo ritrovato a 13 km
Il piccolo Mattia era stato strappato via dalle braccia della mamma lo scorso 15 settembre, mentre tornavano a casa. La donna, Silvia Mereu, ricoverata per giorni in ospedale con dei danni ai polmoni, è uscita nelle scorse ore e ha chiesto che le ricerche del bimbo non si interrompessero, recandosi proprio sul luogo dove in tanti cercavano il piccolo. “So che trovarlo in vita è impossibile ma almeno voglio una tomba su cui piangere” aveva chiesto Silvia. Il corpo di Mattia è stato trovato circa 13 km di distanza da Farneto, la località di Castelleone di Susa dove si trovavano lui e la mamma la sera del 15 settembre. Proprio in questo punto, si trovavano i due quando l’acqua li ha travolti: abbandonata l’automobile, trascinata dalla piena, uscendo dal finestrino insieme alla mamma Silvia Mereu, i due si sono trovati per strada, prima di essere separati dalla potenza dell’acqua. La donna è stata trovata infreddolita e ferita a un paio di km di distanza, mentre del bambino nessuna traccia per 8 lunghi giorni.
A trovare il corpo del piccolo è stata una dipendente che lavora in un asilo di campagna. La donna ha notato il corpo a circa 200 metri dall’alveo del fiume Nevola e ha avvisato il proprietario del terreno, che ha poi chiamato i Carabinieri. Nella zona sono arrivati vigili del fuoco, guardia di finanza, polizia locale, protezione civile e 118. La salma, prelevata dalle onoranze funebri, verrà sottoposta ad autopsia forse già nella giornata di domani. Ancora nessuna traccia, invece, della donna dispersa, Brunella.