Ha fatto rumore e non poco l’annuncio negli scorsi giorni della presenza di Mattia Santori, tra i fondatori de movimento “Sardine”, come ospite d’apertura della prima puntata di Amici 19, il talent show di Maria De Filippi. E così assieme a Santori eccoli di nuovo insieme Jasmine Cristallo – portavoce Sardine del Sud – e Lorenzo Donnoli, un altro dei portavoce nazionali. Lanceranno un intervento per i giovani contro l’odio con altre 40 Sardine presenti allo show prima della partenza della gara: salutato da Santori come un grande evento – «Abbiamo accettato la proposta di partecipare per lanciare un messaggio ai tanti ragazzi che seguono il programma, il confronto con un pubblico il più ampio possibile è sempre stato nel nostro Dna» – anche se le polemiche non sono mancate, e per nulla minime. Sulle chat interne e sui social in tanti hanno contestato la scelta di presentarsi nel programma di punta della “berlusconiana” Mediaset, spesso tra l’altro tra i più visti (assieme al Grande Fratello) dell’odiatissimo nemico Matteo Salvini. Già giovedì Santori si era difeso “in anticipo” sulle polemiche in questo modo: «La dimensione politica delle sardine non può e non deve essere snob, evitando il rischio, questo sì reale, di chiudersi in una comfort zone in cui parlare tra pochi o di strumentalizzare ogni argomento per trasformarlo in quel populismo che invece siamo nati per combattere».



SARTORI AD AMICI: RIVOLTA NELLE SARDINE

Aveva poi lo stesso “leader” nazionale (anche se lui allontana tale definizione) spiegato come tramite le Sardine il percorso è solo all’inizio «Avevamo deciso di occupare uno spazio. Lo abbiamo fatto. Siamo stati nelle piazze un tempo solo appannaggio delle urla indistinte del populismo più spietato. Poi abbiamo detto di essere anticorpi. E così abbiamo iniziato ad inoculare vaccini di democrazia e buone ragioni nei corpi e nelle menti che in ogni città abbiamo incontrato, smontando rabbie e frustazioni». Dalla piazza anti-Lega alla tv dei talent, la rivolta di alcune Sardine è stata però fragorosa nonostante le rassicurazioni di Mattia: «State vanificando la vostra credibilità e coerenza deludendo migliaia di persone» attacca una sardina di Roma criticando la scelta di “violare” il silenzio mediatico imposto dai portavoce nazionale prima dell’assemblea-congresso delle Sardine il prossimo 14 marzo a Scampia. «La prossima compassata Arcore?», provoca un’altra sardina: così Santori è costretto nella giornata di giovedì a replicare con un video “alla Salvini” dove ribadisce le intenzioni buone nel partecipare ad Amici 19. «Care Sardine, fidatevi di noi.. qualcuno voleva uscire con comunicati ufficiali per prendere le distanze dalla decisione di partecipare ad Amici: mi sembra paradossale. Se qualcuno ha perplessità ditelo, scrivetelo o chiamatemi». Secondo Santori è vero che c’è un problema di legittimazione delle scelte, ma chiede fiducia «abbiamo fatto una scelta molto forte ma aspettate di vedere la trasmissione». Dopo la gaffe della foto con i Benetton e Olviero Toscani e l’altra sull’Erasmus tra Nord e Sud solo qualche giorno fa, la fiducia nel leader delle Sardine è proprio quella più a rischio e a tema per il futuro molto prossimo del movimento anti-Lega.

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