Dopo un periodo di anonimato, Mattia Santori torna a parlare. Il leader delle Sardine è intervenuto ai microfoni di Adnkronos per commentare i risultati delle elezioni Regionali e nel suo mirino finisce subito la Lega, in particolare il suo leader Matteo Salvini. «Che Salvini fosse bollito lo diciamo da novembre 2019, Zaia ha battuto uno zombie, ma il governatore veneto non è meno spregiudicato dell’ex ministro dell’Interno», le parole di Santori, che ha messo in risalto come Lorenzoni – candidato del Pd – non abbia avuto sostegno da chi lo ha candidato. Buone notizie, almeno per quanto riguarda il mondo delle Sardine, sono arrivate dalla Toscana, «che rischia di finire come le Marche»: «Per fortuna ci sono buoni punti da cui ripartire, come l’elezione di Iacopo Melio, che rappresenta una rottura vincente».



MATTIA SANTORI: “NOI VIGILI, CON LA DEMOCRAZIA NON SI SCHERZA”

Mattia Santori si è poi soffermato sul Referendum sul taglio dei parlamentari, che per il leader conferma come tanti elettori del Centrosinistra siano senza casa, nonché lo scollamento tra la politica partitica ed i cittadini. Le Sardine si sono schierate per il no, contro «un’operazione che puzza di ipocrisia e semplificazione», e il movimento nato a Bologna non resterà di certo a guardare: «Per noi il lavoro duro inizia adesso. La Taverna ci ha detto che non assicura riforme e correttivi prima di Natale, Zingaretti dice il contrario. Vogliamo vedere dove sta la verità e rimanere vigili perché con la democrazia non si scherza. A partire dalla legge elettorale su cui siamo pronti a batterci, specie se rimarranno i listini bloccati».

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