Dopo un lungo silenzio torna allo scoperto Mattia Santori, il leader del movimento delle Sardine. Un gruppo politico che sembrava sul punto di esplodere ma che nel corso degli ultimi mesi si è un po’ perso per strada a causa della pandemia che ha bloccato le manifestazioni e gli eventi pubblici. Interpellato da RaiNews, Santori ha detto la sua sul nuovo governo che sta nascendo sotto la guida di Mario Draghi: “L’effetto Mario Draghi – afferma – dimostra che siamo ancora dipendenti dai mercati e che serve qualcuno che sappia navigare la barca in momenti oscuri. Sarebbe bello che questo ruolo l’avessero la politica e i partiti, ma così non è”.



Un Santori che comunque non si sente di bocciare l’ormai ex presidente del consiglio, Giuseppe Conte: “Conte? E’ una risorsa. Ha fatto delle cose buone – spiega senza mezzi termini il leader del movimento nato a Bologna – è riuscito a tenere insieme un accenno di coalizione, ma ne serve una ancora più forte per andare al governo perché i voti di Pd e Cinquestelle evidentemente non sono bastati”.

SANTORI: “SERVE UN CENTROSINISTRA PIU’ LARGO”

Secondo Santori servirebbe un centrosinistra “più largo, fatto di tutte le persone che sono scese in piazza con competenze, cultura e storie politiche che vanno chiamate e coinvolte. In questo senso ciascuno è una risorsa”. Inoltre, stando al numero uno delle Sardine “Sarebbe paradossale un governo politico nel momento in cui la politica viene commissariata dopo i fallimenti di due diverse esperienze di governo”. Un punto di vista nettamente diverso rispetto a quello di un anno fa, quando in piazza l’esponente del nuovo movimento politico esprimevano fiducia “nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie”.

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