Quel pezzo di mer*a di Conte facesse a meno di criticare Regione Lombardia”. Queste le parole di Alessandro Mattinzoli, assessore lombardo allo Sviluppo economico, parlando con i coordinatori bresciani di Forza Italia. Sono in un messaggio audio il cui contenuto è stato diffuso dal Fatto Quotidiano. Parole sopra le righe quelle del politico, in via di guarigione dal Covid-19 dopo essere risultato positivo al coronavirus. E ovviamente sono destinate a far discutere, anche perché è andato molto oltre. “Non sono mai stato per la pena di morte, mai stato violento, sono contro ogni forma di violenza, ma mi auguro che Conte, finita questa emergenza, venga e ne prenda tante”, ha proseguito Mattinzoli. L’assessore ha aggiunto che “bergamaschi e bresciani hanno voglia di dargliele”.



Un fiume in piena con toni a dir poco coloriti. “Qualche errore potremmo averlo anche commesso, ma abbiamo lavorato. Qui c’è un’intera regione che sta andando a put*ane e quel cog*ione sta seduto dietro la scrivania e non viene a dire a noi ammalati guardate che ci sono e vi siamo vicini. Vergogna”. Parole destinate non solo ad acuire la frattura tra Palazzo Chigi e Regione Lombardia, ma anche ad aprire un fronte di polemiche (dopo quelle su Alzano e Nembro).



MATTINZOLI CHOC, INSULTI A CONTE “PEZZO DI MER*A”

Alessandro Mattinzoli nell’audio inviato via WhatsApp – e che il Fatto Quotidiano sostiene di aver ascoltato – parla anche da imprenditore, quindi critica l’approccio del governo con le politiche interne e nei rapporti con l’Unione europea. “Hanno fatto un provvedimento da 200 miliardi, peccato che non dicano che tra autonomia delle banche e delle agenzie titolate a controllare, l’iter di assegnazione non sia cambiato molto rispetto a prima”. L’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia accusa dunque il premier Giuseppe Conte di aver messo a disposizione 200 miliardi, “ma li nasconde”. Mattinzoli dice anche di aver pagato gli stipendi perché la Cassa integrazione in derogaarriverebbe tra quattro mesi”. Confida, inoltre, di essere riuscito a pagare marzo e aprile, di poter pagare maggio, ma poi non avrà più soldi. “Conte lascia in mer*a i suoi cittadini, che si vergogni”.



L’assessore era comunque consapevole che le sue parole potevano diventare di dominio pubblico. “La gente grezza ne ha voglia (dice sulle botte, ndr), ma anche la gente più sensibile come me la fa diventare grezza. Mandate pure questo messaggio ai giornali”. Ma sono parole che faranno discutere anche a livello regionale, visto che si parla di situazione critica in Lombardia.