Come previsto, alle ore 16:00 in punto, sui canali social del Miur è stato pubblicato un video per spiegare più nel dettaglio come sarà il colloquio, l’esame orale, alla maturità 2019. Nel video, postato sulla pagina Facebook e Twitter del Ministero dell’Istruzione, viene spiegato in maniera certosimna come dovrà essere sostenuta l’ultima prova degli studenti delle classi quinte. Un filmato di circa due minuti decisamente utile per comprendere con poche parole come si svolgerà il colloquio. «Sarà composto da 4 momenti – si legge all’inizio – inizierete tutti dalla scelta dei materiali di spunto. Poi, nel corso del colloquio, parlerete: dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento; di cittadinanza e costituzione; delle prove scritte che avete affrontato». Il colloquio, si legge ancora, inizierà con l’analisi e il commento del materiale proposto dalla commissione, con la possibilità di spaziare fra più temi e di dimostrare quanto appreso nel corso dell’anno scolastico. L’ultima parte dell’orale sarà invece dedicata all’analisi delle tre prove scritte effettuate nei giorni precedenti, poi, l’same di maturità sarà finalmente terminato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Manca poco alla #Maturità2019 ?
Sappiamo che siete pronti, le vostre scuole e i vostri docenti vi hanno preparato al meglio anche per il colloquio. Rivediamo insieme i punti principali? pic.twitter.com/9pyXyimh8D— Miur Social (@MiurSocial) 14 giugno 2019
MATURITÀ 2019: IL COLLOQUIO
Tra meno di un’ora, sui canali social del Miur giungeranno finalmente le tanto attese delucidazioni sullo svolgimento dell’ultima prova per la Maturità 2019, ovvero il colloquio orale, alla quale saranno chiamati a cimentarsi i numerosi studenti pronti ad affrontare il fatidico Esame di Stato. L’ora “X” è fissata alle ore 16.00, come annunciato già ieri sui vari canali del Ministero. La prova orale resta in effetti la vera incognita del rivoluzionario esame di Maturità in partenza dal prossimo 19 giugno. Sono poche le notizie in merito finora trapelate e soprattutto gran parte degli studenti non sono riusciti a fare le opportune esercitazioni. Tutto resta ancora avvolto nel buio in riferimento alle modalità di scelta delle tre buste e soprattutto al loro contenuto. Ed a temere questa prova, infatti, non sono solo i maturandi ma anche gli stessi insegnanti. Tutto troverà risposta nel pomeriggio di oggi, ma l’annuncio giunto nella giornata di ieri aveva scatenato numerosi malumori e proteste proprio sui social dove in tanti hanno lamentato il ritardo con il quale sarebbe giunta l’importante informazione sullo svolgimento della prova orale. “Un po’ dopo potevano dirlo no? Ahahahah io non ho parole”, scrive una studentessa. Le fa eco un altro: “Meglio tardi che mai”. Ed ancora: “beh a sto punto lo dicevano direttamente dopo l’orale #basita”, “Mai troppo tardi”, “Giustamente, lo dite il largo anticipo. Tanto che ci vuole a studiare”, “Non ci siamo Bussè”, “Mi raccomando, con calma datele queste istruzioni. Datele il venerdì, così il sabato e la domenica le scuole sono chiuse, lunedì cominciano gli esami e gli studenti non hanno tempo per una simulazione dell’orale”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MATURITA’ 2O19: L’INNO DI LORENZO BAGLIONI PER I MATURANDI
Maturità 2019 alle porte, maturandi pronti ad affrontare l’esame di Stato Miur. E a partire da quest’anno c’è anche un inno per tutti gli studenti attesi da uno degli appuntamenti più importanti della vita scolastica: Lorenzo Baglioni ha infatti scritto un brano per l’occasione, disponibile da oggi su tutti gli store digitali e che verrà presentato martedì 18 giugno al Mondadori Megastore di Milano. «La notte dei maturandi» è il titolo della canzone del giovane cantautore, con La Stampa che evidenzia come spazi dal tono ironico a quello emozionale: protagonisti del video alcuni influencer e studenti dell’ultimo anno, da Chiara Bordi a Tommy Cassi, passando per Sofia Nencini, Margherita Zoli e Thomas Camorani. Ecco il commento di Lorenzo Baglioni: «Da tempo pensavo di dover scrivere una canzone sulla maturità e ora, grazie all’incontro con il team di Studenti.it, l’idea è diventata realtà». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MATURITA’ 2O19: STUDENTI, SPESA DA 500 EURO PER LE RIPETIZIONI
E’ tutto pronto per la maturità 2019, l’esame di stato che chiude i cinque anni scolastici delle superiori. Si inizia settimana prossima, e il primo step sarà la prima prova, il buon vecchio tema. Alle ore 16:00 di oggi, intanto, il ministro Bussetti terrà una chat per chiarire meglio come si svolgerà il colloquio. Ciò che spaventa maggiormente i maturandi è proprio l’orale, il vero e proprio esame a cui tra l’altro si ispira la ben nota canzone di Antonello Venditti “Notte prima degli esami”, e gli omonimi film. Molti gli studenti di quinta che sanno guardando con apprensione al fatidico giorno e che nel contempo stanno cercando di prepararsi al meglio possibile, anche spendendo dei bei quattrini. Come riferito da Skuola.net, con apposita survey su 1.100 ragazzi, alcuni maturandi arriveranno a spendere fino a 500 euro per l’esame. Come è possibile spendere così tanto per la maturità? «Circa 1 su 2 – si legge sull’edizione online de La Stampa – ha dovuto pagare alla scuola che frequenta anche un “contributo volontario” aggiuntivo. La giustificazione? Ragioni organizzative». Ma la maggior parte dei cash saranno destinati alle ripetizioni e agli “aiuti” esterni: pagare persone qualificate che ti aiutino a preparare gli esami costa, e non poco. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MATURITÀ 2019: PRONTO L’ANNUNCIO DI BUSSETTI
Alle ore 16 il Miur sui propri canali social è pronto a fare un annuncio nel merito della prova orale dell’Esame di Maturità 2019, pronto a partire con gli scritti tra meno di una settimana (19 giugno Tema d’Italiano, 20 giugno la Seconda Prova d’indirizzo). Con un messaggio apparso poche ore fa su Twitter, il Ministero dell’Istruzione annuncia a tutti i maturandi alle prese con la consueta ansia pre-Esame di Stato più il surplus dato dalla rivoluzione di questa prima Maturità post-riforma: «La #Maturità2019 è alle porte! Domani alle ore 16 sintonizzatevi sui nostri canali social. Insieme rivedremo come si svolgerà il colloquio», scrive il Miur. Dagli ambienti vicini al Ministero, riportate su Studenti.it, dovrebbe essere il Ministro Bussetti in persona a rispondere in una sorta di forum aperto alle tante domande che gli studenti hanno nel merito della prova orale, la più “temuta” anche perché con meno elementi conosciuti dopo i cambiamenti della Buona Scuola. Come sarà la scelta delle tre buste; quali sono i materiali inseriti, se sono già noti agli studenti o se invece saranno documenti da analizzare “non noti”; cosa succede se dovesse mancare un collegamento tra una materia e il documento estratto e tante altre domande per ora insolute.
ESAME DI MATURITÀ 2019: BUSSETTI AGGIUNGE UNA TRACCIA, MA..
Forse proprio per questo il Miur deve aver pensato che fosse meglio realizzare una completa risposta nel particolare a tutti i dubbi sorti dopo la complessa fase di produzione dei testi per la Maturità 2019. Ecco, forse la tempistica potrebbe non essere “perfetta”: gli orali saranno nelle prossime settimane e forse avrebbe avuto senso convocare un “forum” come quello di oggi qualche settimana fa, in piena preparazione dell’intero Esame di Stato. Detto questo meglio tardi che mai e oggi Bussetti darà tutte le garanzie possibili affinché i maturandi possano con serenità affrontare la Maturità anche per quest’anno: nel frattempo, nuova piccola “rivolta” è avvenuta ieri dopo il racconto fatto dal Ministro dell’Istruzione ad Un Giorno da Pecora su Radio Rai1 nel merito delle prove scritte dell’Esame di Stato 2019. Bussetti ha raccontato di aver aggiunto una traccia per la Prima Prova nel gruppo delle 12 tra cui poi verranno scelte le 7 da presentare il 19 giugno prossimo nel Tema d’Italiano. Non ci sarà una traccia in più e tutto rimane esattamente come definito dal Ministero nell’ultimo anno. Ma quell’annuncio fatto nell’intervista per qualche ora ha agitato i maturandi che hanno pensato ad un’aggiunta rispetto alle tracce che ci saranno all’esame: poi la precisazione del Miur e la “rivolta” sui social per fortuna scemata.