A poche ore dal via libera ufficiale dalla Maturità 2020 è tempo di farsi per un attimo “seri” e ripassare un tasto spesso “dolente” per molti maturandi: il punteggio finale (seppure i più bravi educatori e insegnanti abbiano sempre spiegato che ci tratta non di un giudizio sulla persona ma un’indicazione sul percorso svolto per migliorarsi in vista del futuro) agita da sempre le notti e le ansie degli studenti. Ebbene, in questo particolarissimo Esame di Maturità post-Covid le regole per assegnare i 100 punti massimi cambiano decisamente: non più 60 punti per le prove e 40 per i crediti del triennio, ma l’opposto: i crediti vengono “spalmati” in proporzione dalla commissione su 60 unità, mentre la prova orale conterà 40 punti max con possibilità di 5 bonus aggiunti dalla commissione per arrivare al fatidico 100.
Attenzione però alla complicatissima griglia di valutazione redatta dal Miur per l’apposito Esame di Stato 2020, suddivisa in “giudizi” con relativo peso specifico a livello di punteggio: “Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline” può dare fino a 10 punti massimo, “Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle fra loro” per altri 10 punti. Ci sono poi la “Ricchezza e padronanza lessicale e semantica” che può dare fino a 5 punti, 10 per “Capacità di argomentare in modo critico e personale” e poi ancora gli ultimi 5 punti per “Capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva”.
NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI (DI STATO)
La tradizionale “notte prima degli esami” che migliaia di generazioni hanno sognato e temuto alla vigilia della Maturità quest’anno inevitabilmente sarà ridotta, visto che nella maxi prova orale di domani saranno solo 5 per classe che inizieranno a svolgere il colloquio Miur. Questo non toglie la voglia dei maturandi di incontrarsi finalmente e festeggiare questa fine anno tanto complicato quanto “memorabile” negli anni a venire: secondo un sondaggio di Skuola.net sono 1 su 3 gli studenti che hanno deciso comunque di festeggiare la “notte prima degli esami” nonostante domani non tocchi direttamente a loro alle prese con le 5 fasi della prova Miur 2020. Nel rispetto delle norme di sicurezza ci sarà chi festeggerà insieme agli amici e «quasi il 90% metterà la mascherina e manterrà le distanze»: non c’è quella tensione tipica nazionale prima della Prima Prova eppure l’eccezionalità di un periodo come quello appena passato non sarà meno “forte” come impatto nella memoria futura di questi 18enni che si affacciano al complesso mondo adulto.
Per sostenere da vicino gli studenti nelle aree più colpite dal Covid-19, la Ministra dell’Istruzione Azzolina si recherà domani mattina all’its Giacomo Quarenghi di Bergamo per dare il via alla Maturità 2020: «Ci tenevo a dare un messaggio di vicinanza molto concreto – spiega la titolare Miur ad Huffington Post-. Ci sono territori che hanno sofferto più di altri. E che quindi hanno dovuto mettere ancora più impegno e responsabilità per affrontare questi Esami di Stato in presenza. Sarò lì domani prima di tutto per ringraziarli. Studenti, docenti, commissari e tutto il personale. Dirò loro che sono stati un grande esempio che ci aiuterà anche in vista di settembre».
LA MATURITÀ (E I VOTI) DEI POLITICI
Dalle note organizzative a quelle “di colore”, la Maturità 2020 anche in epoca Covid non si smentisce mai: se vi foste per caso chiesti come i politici che hanno deciso quest’anno un Esame di Stato così “particolare” fossero andati nelle loro rispettive prove d’esame, ecco accontentati i vostri palati “gossippari”. Non si può non partire dalla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che con la Maturità 2020 ha cambiato in corsa diverse volte le ordinanze e priorità ma che in termini di studio risulta impeccabile: 100/100 con lode e menzione d’onore a Siracusa. Al massimo dei voti anche il Premier Giuseppe Conte (60/60 secondo le votazioni più “antiche” del Miur) e il suo portavoce Rocco Casalino.
Bene anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il Ministro dell’Università Manfredi, entrambi con massimo dei voti all’Esame di Stato: per quanto riguarda i “rimandati” da segnalare il Presidente della Camera Roberto Fico con 40/60, Alessandro Di Battista con 46/60 e non perfetta neanche la maturità di Matteo Salvini con 48/60. Al limite del 100 la sindaca di Torino Chiara Appendino (98) mentre la collega di Roma Virginia Raggi prende un bel 55/60: menzione particolare per Nicola Zingaretti, segretario Pd e Governatore del Lazio che si è diplomato all’Istituto Odontotecnico salvo poi ritirarsi nei primi esami all’Università di Lettere e Filosofia per aver intrapreso da subito la carriera politica.
COME SARÀ LA PROVA ORALE: LE 5 FASI
Nell’ordinanza ministeriale che regola e norma la Maturità 2020, appena rivista per via dell’emergenza Covid-19, si struttura la prova orale – divenuta l’unica di tutti gli Esami di Stato 2020 – in 5 fasi ben dettagliate: si partirà con la relazione-elaborato-tesina preparato dai maturandi su assegnazione dei docenti interni. In caso di mancanza dello stesso, il candidato non sarà respinto bensì rimarrà la valutazione fatta negli scrutini pre-Esame; secondo punto, la discussione di un breve testo di lingua e letteratura italiana che dovrebbe servire a “sostituto” della Prima Prova scritta quest’anno cancellata. Il testo viene scelto dal docente di italiano ma dovrà attenersi ai testi esplicitati nel documento di classe del 30 maggio: nell’analisi interdisciplinare, di fatto la “normale” prova orale, gli spunti per le domande possono essere molteplici (documento, testo, esperienza, progetto) e vertono tutti dal programma del 30 maggio.
L’esperienza PCTO sull’alternanza scuola-lavoro vedrà una relazione presentata dallo studente alla commissione, con relativa spiegazione e individuazione degli obiettivi strategico-finali perseguiti. In ultimo punto quello più temuto dagli studenti, ovvero le domande su “Cittadinanza e Costituzione”: su questo tema l’ordinanza non è chiarissima e così la Ministra Azzolina ha fatto sapere «Mi piacerebbe che all’interno di Cittadinanza e Costituzione rientrasse il Coronavirus come gli studenti hanno vissuto questo periodo anche rispetto alla Costituzione: le scuole sono state chiuse perché il diritto alla salute è stato messo all’apice dei nostri pensieri. Su tutto questo sarebbe bello ascoltare quello che hanno da dire gli studenti».
DOMANI LA PROVA ORALE DELLA MATURITÀ
Di certo la Maturità 2020 non si è mai vista così: un Esame di Stato senza prove scritte, con un’unica maxi-prova orale che implementi tutto il programma del quinto anno, con tanto di tesina “concordata” con i commissari interni e con un solo membro esterno, il presidente di commissione. Con la riunione plenaria di ieri le circa 13mila commissioni d’Esame sparse per il Paese hanno elaborato tutti i calendari dei colloqui orali che cominceranno domani 17 giugno 2020 ma soprattutto hanno esteso e normato tutte le varie misure di sicurezza anti-Covid e le modalità con cui si svolgerà quest’anno la particolarissima Maturità 2020. Maxi orale da un’ora, suddiviso in 5 punti (tesina, discussione interdisciplinare, relazione alternanza scuola-lavoro, analisi testo italiano, domande su Costituzione e civiltà) con 40 punti massimi da guadagnare, con i crediti del triennio che invece andranno a completare i rimanenti 60 punti per il 100 finale.
«Voglio ringraziare tutti i commissari e presidenti di commissione che accompagneranno i maturandi in queste giornate. Resto convinta che fosse giusto mantenere gli Esami, farli in presenza e in sicurezza. Perché con il secondo ciclo si chiude un lungo percorso di studi e l’Esame è uno snodo verso la vita da adulti. Era giusto far vivere questo passaggio agli studenti. Oggi la scuola comincia a ripopolarsi. È un primo segnale di ritorno alla normalità. Ora lavoriamo per settembre con l’obiettivo di riportare tutti in classe», è il messaggio lanciato ieri dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, a corredo di un breve video di presentazione per l’Esame di Maturità 2020. Non sarà certo semplice visti i tanti stravolgimenti ma resta un iniziale ritorno alla “normalità” che gli studenti e i docenti chiedevano ormai da tempo dopo gli oltre 3 mesi di lockdown.
LE REGOLE ANTI-COVID PER L’ESAME DI MATURITÀ
Sarà Maturità 2020 in presenza ma non per questo saranno evitate le regole e misure anti-coronavirus partorire dal Cts assieme al Miur: sono ben 8 i punti nodali degli “Esami in Sicurezza”, ovvero le regole per i candidati che si apprestano da domani a sostenere la prova orale nonché unica di questo Esame di Maturità post-pandemia. Sarà permesso l’arrivo e ingresso in scuola solo tramite un’autocertificazione sullo stato di salute (anche per il proprio accompagnatore, solo 1 consentito): in mancanza (per stato di salute non idoneo e qualsivoglia altro motivo) la commissione esaminatrice proverà a programmar fil recupero della prova orale. Secondo punto del piano anti-Covid è ovviamente la mascherina da inossare obbligatoriamente tanto per gli studenti quanto per i docenti, salvo potersela togliere solo una volta seduti durante il colloquio orale mantenendo sempre una distanza di 2 metri dai commissari.
All’interno della scuola si troveranno gli appositi dispenser per gel igienizzante da utilizzare prima di entrare all’esame di maturità: quarto punto legato all’accompagnatore che dovrà seguire le regole del distanziamento con mascherina e autocertificazione sullo stato di salute. 5° la distanza da tenere sempre di almeno due metri dai commissari e altri utenti presenti all’interno dell’istituto: al sesto punto troviamo ovviamente l’accesso particolare che sarà segnalato nell’ingresso prima dell’esame di Stato. Per l’uscita bisogna liberare il più presto possibile i locali scolastici per evitare assembramenti al termine del colloquio e da ultimo, la responsabilità: scrive il Miur «ricorda che le misure di prevenzione e protezione indicate contano sul senso di responsabilità di tutti».
I CONSIGLI DEI PRESIDI
Entrando invece nello specifico della prova di domani, il presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio Mario Rusconi al Messaggero riporta l’attenzione sul contenuto della maxi prova orale: «non sottovalutare questo esame di maturità. Sento spesso parlare di un esame semplice, in formato ridotto. Non è così, anzi potrebbe rivelarsi molto insidioso. Con una sola prova, infatti, il candidato deve dimostrare la sua maturità a 360 gradi: ci sono ragazzi emotivi, che sentono l’ansia dell’esame e rischiano di far prevalere la paura. Anche per questo è stato deciso di formare commissioni interne, con i docenti che conoscono bene i candidati e non si fanno ingannare da un attacco di ansia del ragazzo che hanno di fronte. Non dimentichiamo che questi studenti non conoscono la prova, non è quella a cui sono abituati da anni tra scritti e orale».