La maturità 2020? Per qualcuno un esperimento che comunque vada sarà negativo, che rappresenta il fallimento delle misure per tutelare gli studenti nel tema ben più complesso del ritorno nelle aule (ne abbiamo parlato ancora oggi); per altri invece un’opportunità di iniziare a sperimentare i cambiamenti della società e lanciarsi in maniera ancora più concreta nel mondo del lavoro. E’ questo per esempio il parere di Mario Lancini, psicologo e psicoterapeuta che insegna alla Bicocca di Milano ed è presidente della Fondazione Minotauro: su libreriamo.it cura una rubrica che due mesi fa aveva affrontato proprio questo tema. Per lui, la maturità online è positiva o comunque può esserlo. “Eventi di rottura come questo possono dare vita ad occasioni trasformative” diceva, ovviamente riferendosi alla pandemia da Coronavirus che ha giocoforza costretto ciascuno di noi a rivedere la nostra quotidianità pratica; per quanto riguarda la maturità 2020, Lancini la descrive come una opportunità di innovazione che apporta un valore aggiunto.



LO PSICOLOGO SULLA MATURITA’ 2020

Ora però sappiamo che la maturità 2020 sarà comunque in presenza, anche se comunque diversa da come la si era pensata: per esempio insieme al candidato potrà entrare in aula una sola persona. In un intervista a Repubblica, Lancini ha detto che non sarà questa la perdita più grave e “in classe ci sarà l’emozione di rivedere i professori i quali saranno a loro volta emozionati”. Quello di Lancini è sostanzialmente un appello agli studenti ma anche ai genitori, ai quali consiglia di mettere da parte le loro paure e favorire i viaggio post maturità, diventato un classico celebrato anche su schermo in vari film o serie tv. Se ne va un pezzo di vita secondo lo psicologo, è giusto iniziare a guardare al futuro che però è nebuloso, perché non è ancora chiaro se si potranno frequentare le università dal prossimo autunno, e c’è il tema di chi avrebbe voluto spostarsi per andare a studiare in un’altra città e potrebbe non riuscire a farlo.



Lo psicologo è convinto di una cosa: vada come vada, questo anno non è stato perso. “I giovani hanno tirato fuori capacità di resistenza e creatività inimmaginabili” ha detto, dicendo che la nostalgia non è la strada giusta per affrontare la maturità 2020 e che questo deve essere compreso innanzitutto dagli adulti. I ragazzi non escono perdenti dalla quarantena secondo Lancini, e i genitori dovrebbero sottolinearlo. Per questo motivo il suo appello a loro è quello di far sentire ai figli che “pur senza i riti tradizionali, pur con le mascherine, questo esame dell’anno 2020 segnerà comunque il salto di una barriera, cioè l’ingresso nell’età adulta”. E alla fine dell’intervista lo psicologo ha anche detto di come sia necessario fidarsi dei figli, che “in questi mesi hanno dovuto sviluppare capacità di adattamento che li renderanno assai più forti nel mondo adulto. Alla maturità siamo sopravvissuti tutti”, e anche questo dopotutto è vero…

Leggi anche

SCUOLA/ Se i prof devono difendere il fortino (e gli studenti) dal “nemico” esterno