Dai crediti alla valutazione, passando per seconda prova e colloquio orale, arrivando alla relazione finale. Con le nuove FAQ pubblicate il Ministero dell’Istruzione affronta tutti i temi caldi relativi alla Maturità 2022. La nuova sezione sugli Esami di Stato è rivolta a scuole, docenti, dirigenti e candidati. Per quanto riguarda il credito scolastico, si precisa che, se nel corso dello scrutinio finale dell’anno scolastico 2020/21 il consiglio di classe ha omesso di prendere in considerazione la possibilità di effettuare l’integrazione dei crediti, è comunque possibile effettuarla nel corrente anno scolastico, rivedendo quello per l’anno procedente, ma si fa una importante precisazione. Tale integrazione vale «esclusivamente per sanare una “dimenticanza”, qualora, cioè, si sia omesso di prendere in considerazione la possibilità di tale integrazione nel corso degli scrutini finali dell’anno scolastico 2020/21».
Nelle FAQ si fa chiarezza anche sulla procedura per la valutazione delle prove specifiche relative ai percorsi Esabac, Esabac-techno e a opzione internazionale, che sono sostenute ai fini del conseguimento del Baccalauréat o della specifica attestazione. «Sono oggetto di distinta valutazione, per la quale le commissioni possono predisporre apposite griglie di valutazione». Tale valutazione è importante perché se ne tiene conto «anche nell’ambito della valutazione generale del colloquio, riconducendo l’accertamento delle competenze linguistico-comunicative e delle conoscenze e competenze specifiche agli indicatori della griglia di valutazione della prova orale». Resta invece esclusa la possibilità di eseguire una media aritmetica tra la valutazione ai fini del Baccalauréat/attestazione dei percorsi internazionali e la valutazione complessiva del colloquio d’esame. In merito invece alla griglia di valutazione, va obbligatoriamente adottata: «Sì. Può essere esclusivamente adattata, dove necessario, al PEI e al PDP», chiarisce il Ministero dell’Istruzione.
FAQ MATURITÀ 2022: LA SECONDA PROVA
Nelle FAQ c’è spazio anche per chiarimenti sulla seconda prova della Maturità 2022. Riguardo la possibilità di usare applicativi in cloud, ciò è consentito «esclusivamente nel caso in cui la seconda prova di esame preveda l’utilizzo di applicativi in cloud per poter sviluppare il compito assegnato, e tale modalità sia stata abitualmente utilizzata durante il percorso di studi». Ma devono essere garantite delle condizioni, specificate dal Ministero dell’Istruzione. In primis, «che si utilizzino i dispositivi forniti dalla scuola connessi a una sottorete creata per l’occasione, con autenticazione del candidato e conseguente tracciamento di tutte le sue interazioni in rete». Inoltre, la connessione deve essere attivata all’inizio della prova e disattivata alla fine. In terzo luogo, è vietato usare dispositivi personali e di condivisione della rete personale attraverso hotspot. D’altra parte, questa necessità tecnica va anticipata «nel documento del 15 maggio e/o nelle programmazioni didattiche dei docenti delle discipline di riferimento e predisporre ogni strumentazione necessaria per garantire il regolare svolgimento della prova alle condizioni sopra indicate». In relazione, invece, alla lingua straniera 1, che riguarda la seconda prova nel liceo linguistico, la prova si articola in due parti. La prima è la comprensione di due testi scritti, «uno di genere letterario e uno di genere non letterario, complessivamente di 1.000 parole (10% in più o in meno) con risposte a 15 domande aperte e/o chiuse; il numero complessivo di parole può essere inferiore nel caso in cui il testo letterario sia un testo poetico. Il numero di domande è un numero complessivo riferito ai due testi». La seconda parte prevede la produzione di due testi scritti, «uno di tipo argomentativo e l’altro di tipo narrativo o descrittivo (ad esempio: saggio, articolo, recensione, relazione, e così via), ciascuno della lunghezza di circa 300 parole». Nella FAQ si precisa che sia per la comprensione che per la produzione i testi NON sono in alternativa, bensì devono essere svolti entrambi.
Le FAQ del Ministero dell’Istruzione sulla Maturità 2022 rispondono anche all’interrogativo che riguarda le “curvature” degli istituti professionali, per le quali vanno elaborate prove differenti. Se però non hanno uno specifico quadro di riferimento, allora bisogna tener conto del Quadro di riferimento dell’indirizzo ordinamentale di afferenza (quello di cui si consegue il diploma) e/o della struttura e delle caratteristiche delle prove nazionali dello specifico percorso somministrate nel 2019, in quanto compatibili. I primi prevedono che «la seconda parte della prova è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto». Inoltre, quando la prova è predisposta in base al procedimento indicato all’articolo 20 comma 2 si può differenziare la seconda parte delle proposte di traccia in relazione alle singole classi/sottocommmissioni coinvolte. Cosa accade se in uno stesso indirizzo di istruzione professionale la disciplina della seconda prova è la stessa nelle due differenti articolazioni? «Se vi è corrispondenza dei quadri disciplinari della disciplina nelle due articolazioni, i docenti titolari di questo insegnamento possono predisporre collegialmente le stesse proposte di prove per le due articolazioni, prevedendo eventualmente una parte della traccia specifica per ciascuna articolazione, nel rispetto del PTOF di istituto». I docenti della materia della seconda prova nell’elaborare proposte di traccia con i colleghi dei corsi “diurni”, possono prevedere per le classi dell’IdA specifici adattamenti di una parte della prova che tengano conto del percorso di studio personalizzato (PSP) formalizzato nel patto formativo individuale (PFI), privilegiando tipologie funzionali alla specificità dell’utenza.
COLLOQUIO E RELAZIONE FINALE
Passiamo ora al colloquio. Le FAQ confermano che non è prevista una parte specifica per l’Educazione civica, ma il candidato «deve dimostrare di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione civica, per come enucleate all’interno delle singole discipline». Ciò può avvenire quindi in ogni fase del colloquio. Infine, c’è il capitolo relativo alla relazione finale. I Presidenti di Commissione dovranno redigere una relazione specifica, a conclusione dei lavori d’esame. Nello specifico, deve contenere «osservazioni sullo svolgimento della prova e sui livelli di apprendimento degli studenti, mediante l’utilizzo di un form disponibile sull’applicativo “Commissione web”, precompilato nella parte amministrativa e strutturato in prevalenza con campi chiusi. Nel caso in cui non sia assolutamente possibile utilizzare “Commissione web”, il form potrà essere richiesto alla Struttura tecnica Esami di Stato».