Manca sempre meno alla Maturità 2022, l’esame più atteso e temuto dagli studenti italiani. Ma come funziona per i candidati esterni? L’OM n. 65/2022 disciplina i requisiti d’ammissione e gli esami preliminari. Ricordiamo che tra i “paletti” da rispettare non v’è l’obbligo di svolgimento delle prove nazionali Invalsi, nè quello dei PCTO.



Entrando nel dettaglio, sono ammessi all’esame di Stato in qualità di candidati esterni coloro che sono in possesso di uno dei seguenti quattro requisiti: compiono il diciannovesimo anno di età entro l’anno solare in cui si svolge l’esame e dimostrano di aver adempiuto all’obbligo di istruzione; sono in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado da un numero di anni almeno pari a quello della durata del corso prescelto, indipendentemente dall’età; sono in possesso di titolo conseguito al termine di un corso di studio di istruzione secondaria di II grado di durata almeno quadriennale del previgente ordinamento ovvero del vigente ordinamento o sono in possesso del diploma professionale di tecnico di cui all’art. 15 del D.lgs. n. 226/2005; hanno cessato la frequenza dell’ultimo anno di corso prima del 15 marzo 2022.



MATURITÀ 2022: COME FUNZIONA PER CANDIDATI ESTERNI

Come riportato dai colleghi di Orizzonte Scuola, l’ammissione alla Maturità 2022 è subordinata al superamento degli esami preliminari in programma a maggio, prima del termine delle regolari lezioni. Per quanto concerne le date, spetta al dirigente scolastico, sentito il collegio docenti, definire il calendario dei predetti esami. Queste prove sono obbligatorie sia per quelli che non sono in possesso della promozione e dell’idoneità all’ultima classe, sia per che sono in possesso della promozione o dell’idoneità all’ultima classe, che non hanno frequentato il predetto anno ovvero che non hanno titolo per essere scrutinati per l’ammissione all’esame di Stato. Gli esami preliminari prevedono prove scritte, grafiche, orali e caratterizzanti a seconda dell’indirizzo di scuola superiore. Il punteggio minimo da raggiungere è di sei decimi in ciascuna delle discipline per le quali sostiene la prova

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