TORNANO GLI SCRITTI ALLA ESAME DI MATURITÀ 2022

Dopo due anni di pandemia torna l’esame di Maturità in presenza con le prove scritte: al termine dell’anno scolastico in corso, la Maturità 2022 vedrà il grande ritorno della prima prova – tema d’Italiano – e della seconda prova a discrezione dalla singola commissione (che rimane interna).



La decisione è stata presa dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ma prima dell’ordinanza ufficiale occorre il via libera del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, tenuto a dare il parere definitivo entro i prossimi 7 giorni. In attesa dunque dell’ordinanza MIUR, ecco le principali anticipazioni emerse da Viale Trastevere a partire dal ritorno delle prove scritte. L’esame di Stato scatterà con il tema d’italiano, prova unica nazionale, finalmente in presenza dopo gli ultimi due anni di soli colloqui orali. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario; analisi e produzione di un testo argomentativo; riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Per la seconda prova invece sarà diversa da indirizzo a indirizzo: avrà in oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studio e sarà mess a punto dalle singole commissioni d’Esame, «per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe». Il Ministro Bianchi ha spiegato stamane che con il ritorno degli scritti in presenza «è un graduale ritorno alla normalità».



DATE E ALTRE NOVITÈ PER GLI ESAMI DI STATO

Sono state rese note anche le date degli esami di Maturità 2022: la prima prova scatterà il 22 giugno 2022 alle ore 8.30, mentre per la seconda prova la data è quella immediatamente successiva, 23 giugno (sempre 8.30). Il colloquio orale è confermato anche per gli esami di Stato 2022: si apriranno con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione e che sarà sottoposto al candidato. «Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica, analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento», si legge nelle anticipazioni dell’ordinanza Miur offerte da “Orizzonte Scuola”. Novità anche sul fronte crediti: saranno 12 per il terzo anno, 13 per il quarto anno, 15 per il quinto, per un massimo di 40 punti. Le prove scritte invece peseranno fino a 40 punti, il colloquio invece forniranno al massimo 20 crediti. Dettaglio non secondario, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi – che saranno svolte anche quest’anno -, assieme lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento «non costituiranno requisito di accesso alle prove». La commissione esaminatrice resta quella degli ultimi anni: 6 commissari interni e un solo esterno designato, il presidente.

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