Come affrontare stress e ansia in vista della Maturità 2024 è ciò che molti studenti si domandano, dato che questo periodo rappresenta uno dei più importanti della loro vita. Gli errori che i maturandi compiono in vista degli esami sono numerosi, perché presi dal panico non riescono a gestire al meglio i giorni che precedono il ritorno sui banchi. È per questo motivo che gli esperti hanno cercato di dare loro alcuni consigli per vivere al meglio questo momento, arrivando preparati ma al tempo stesso sereni.
Lo studio è fondamentale in una fase come questa, ma lo è altrettanto il come: per non affaticarsi e stressarsi è necessario realizzare un piano accurato, che dia lo spazio necessario ad ogni materia. Il carico di lavoro dovrà essere distribuito sui giorni a disposizione, con degli obiettivi prefissati che siano raggiungibili, per mantenersi costantemente motivati e per sapere sempre cosa fare. È importante però che tra un argomento e un altro ci siano delle pause, che si rivelano utili per rimanere concentrati e non stancarsi. Un consiglio utile è quello di fermarsi e fare ciò che piace, come andare per un paio d’ore al mare, fare attività fisica oppure semplicemente ascoltare un po’ di musica. Non bisogna dimenticare inoltre quanto è cruciale il sonno: è indispensabile mantenere un buon ritmo sonno veglia, evitando di studiare nelle ore notturne.
Come affrontare la Maturità 2024 senza ansia
L’ansia è il nemico per eccellenza da combattere in vista della Maturità 2024 e i metodi per evitare di svilupparla sono diversi, così come quelli per gestirla una volta sopraggiunta. La respirazione profonda è quello basilare, ma ci sono anche l’esercizio fisico e la meditazione che possono essere dei validi alleati. È meglio prevenire, che curare: le fonti di stress possono essere soprattutto i cattivi pensieri sugli esami, che spesso vengono idealizzati da altri come un momento di puro terrore.
In caso di pensieri negativi dei maturandi, può essere utile rivolgersi ai propri professori per essere rassicurati oppure ai propri compagni per confrontarsi sulle sensazioni vissute. Nell’eventualità in cui non si riesca a risolvere il problema, non va esclusa la possibilità di rivolgersi ad un professionista come uno psicologo per gestire la situazione.