Manca ormai poco più di un mese all’inizio degli esami di maturità. La prima prova si svolgerà il 19 giugno e il 15 maggio ogni consiglio di classe elaborerà un documento con contenuti del programma, metodi utilizzati per il percorso formativo, strumenti di valutazione adottati e obiettivi raggiunti. Ma cosa conterrà nel dettaglio questo documento? A spiegarlo meglio è l’articolo 10 dell’OM 55 del 22 marzo 2024, come riporta Orizzonte Scuola. Per ogni disciplina sono riportati gli obiettivi e i risultati di apprendimento di ogni classe.
Per chi ha partecipato a percorsi di apprendistato di primo livello, il documento conterrà la relazione relativa a tale percorso in modo da informare la commissione d’esame di quanto fatto. Nel redarre tale documento, inoltre, i vari consigli di classe terranno in considerazione le indicazioni fornite dal Garante per la protezione dei dati personali con la nota del 21 marzo 2017, prot. 10719. Sarà possibile poi allegare al documento anche iniziative realizzate e certificazioni, come anche informazioni in merito a stage e tirocini svolti durante l’anno.
Maturità 2024, cos’è e cosa prevede il documento del consiglio di classe
Il consiglio di classe che elaborerà il documento sulla maturità 2024 entro il 15 maggio dovrà riportare nelle pagine anche i percorsi e i progetti svolti nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica, così come stage e tirocini svolti dalla classe o dai singoli studenti durante l’anno. I consigli di classe potranno consultare la componente studentesca e i genitori prima della redazione definitiva del documento. Il documento sarà pubblicato all’albo online dell’istituzione scolastica.
Il documento sarà fondamentale poiché la commissione si baserà proprio su quello per interrogare gli studenti. Non in tutta Italia, però, il documento sarà lo stesso. In Lombardia, ad esempio, farà riferimento in particolare ai metodi, ai mezzi e ai tempi del percorso formativo perseguito oltre che ai criteri di valutazione adottati per accertare le conoscenze e le competenze degli alunni. A Trento e Bolzano, invece, il documento sarà elaborato direttamente dall’istituzione formativa con riferimento a metodi, mezzi e tempi del percorso formativo.