Parte con un paio di mesi d’anticipo l’ormai tradizionale toto-tracce che accompagnerà i sogni (e gli incubi) degli studenti da qui fino alla Maturità, suggellato come ogni anno dal sondaggio che il portale Skuola.net conduce sui maturandi, raccogliendo le loro ‘scommesse’ sugli autori che saranno protagonisti della prima prova. Ipotesi che, però, quasi mai trovano riscontro nelle volontà delle Miur, sempre attento a far misurare gli studenti con una prova nella quale possano dare il meglio, partendo senza nessun tipo di condizionamento.



Non a caso, infatti, il toto-tracce è piuttosto in linea con quello della Maturità del 2023, incoronando ancora una volta ‘preferiti’ degli studenti il vate D’Annunzio e il drammaturgo Pirandello: questi i nomi più votati dagli studenti, con 1 preferenza su 3 e 1 su 4 nelle categorie riservate agli autori ottocenteschi e novecenteschi (dove si segnalano anche Verga e Svevo). D’altra parte, però, il Miur è da più di 20 anni che non seleziona una traccia su Pirandello, mentre il vate è disperso ormai da decenni. Più plausibile, invece, la scommessa degli studenti sul poeta protagonista, nella prima prova, dell’analisi del testo: quasi 1 su 5 indica Giuseppe Ungaretti, che è uscito l’ultima volta nella Maturità del 2019 ed è tra i protagonisti indiscussi della prima prova (oltre che, evidentemente, del toto-tracce); ma il secondo e il terzo più votati sono improbabili, dato che si tratta di Pascoli (uscito nel 2022) e di Leopardi (che vada nei decenni con D’Annunzio).



Maturità 2023: nel toto-tracce sull’attualità spiccano l’IA e la guerra a Gaza

Più semplici da indovinare, invece, le altre tracce della Maturità, che sono racchiuse sotto l’etichetta dell’attualità ed attingono alle varie ricorrenze storiche dell’anno d’esame, oppure alle grandi novità e rivoluzioni, tecnologiche, sociali o scientifiche. Partendo dagli anniversari, la maggior parte degli studenti concorda sul nome di Matteotti, del quale ricorrerà il centenario dal delitto, seguito dalla Prima Guerra Mondiale, dalla fondazione della NATO e dalla caduta del Muro di Berlino; mentre tra i ‘grandi nomi’ che potrebbero spuntare nella Maturità quasi tutti puntano di Oppenheimer, mentre Nikolaj Lenin e Franz Kafka (secondo e terzo) potrebbero essere più plausibili.



Tre, poi, i pilastri dell’attualità, che affondano le loro radici nelle grandi sfide che circondano gli studenti, tra la tensioni geopolitiche (spicca la guerra a Gaza), la violenza contro le donne e le minoranze, fino alle frontiere tecnologiche future dell’intelligenza artificiale. Infine, nel toto-tracce trovano anche spazio i temi cosiddetti ‘esistenziali’ con gli studenti che vorrebbero ragionare in sede della Maturità sulla pace (22%), sul futuro (19) e sulla memoria storica (13).