La Maturità cambia di nuovo: torna il tema di Storia, addio invece alle buste per l’orale. Lo ha deciso il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti che oggi alle 17 ha firmato il Decreto Maturità con cui sono indicate novità e conferme riguardanti l’Esame di Stato, che si svolgerà a partire dal 17 giugno 2020. Le novità importanti sono due: la prima è il ritorno, dopo un anno di assenza, del tema specifico di Storia nella traccia della prima prova, quella di italiano. La seconda è una cancellazione: non ci saranno più tre buste per cominciare la prova orale, un metodo che era stato introdotto dall’ex ministro Marco Bussetti. Eppure il ministro in carica aveva promesso che non avrebbe toccato la Maturità, ora invece si contraddice. «La mia idea di scuola è quella di non cambiare ma di mantenere. Ho voluto mantenere l’impianto generale dell’esame. Evitiamo che ogni ministro che si siede al ministero cambi qualcosa», si è giustificato a Skuola.net. Per quanto riguarda la traccia di Storia, importanti sono stati gli appelli di Liliana Segre, Andrea Camileri e Andrea Giardina in un’epoca di amnesie, revisionismi e scarsa preparazione scolastica.



MATURITÀ 2020: TORNA TEMA STORIA, VIA BUSTE ORALE

Il ministro Fioramonti ha spiegato di aver ascoltato la voce dei docenti e precisato che il tema di Storia «sarà nella seconda tipologia di tracce, obbligatoriamente come una delle opzioni». Inoltre, nell’Esame di Stato 2020 non rientra la tesina, elaborato che veniva preparato dagli studenti su un argomento che abbracciava diverse discipline. Il secondo cambiamento è la cancellazione del metodo delle tre buste con cui cominciava la prova orale. «Abbiamo fatto un’analisi, non vogliamo che l’Esame di Stato sia uno stress per i maturandi, non devono esistere trabocchetti. Gli esaminandi devono essere messi nelle condizioni di dimostrare quanto valgono e le buste all’orale erano un inutile ostacolo, un elemento di disturbo», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione a skuola.net. Niente sorprese dunque o «sorteggio da lotteria». Quindi la commissione «sottoporrà una poesia, un elaborato, una raffigurazione e gli studenti potranno iniziare la loro esposizione e fare i collegamenti tra le materie».



MATURITÀ 2020: FIORAMONTI, COME CAMBIA ESAME DI STATO

Le materie saranno mantenute, ma le buste vengono dunque eliminate. «Non vogliamo che l’esame di Stato sia un motivo di stress. Questo non fa bene a nessuno. Gli studenti devono andare all’esame fieri della propria preparazione. Ho raccolto questa richiesta che mi è venuta da tantissimi studenti», ha dichiarato il ministro Lorenzo Fioramonti ai microfoni di skuola.net. Per cominciare la prova orale ci saranno una serie di argomenti scelti che verranno proposti agli studenti. E saranno a disposizione prima dell’inizio dei colloqui. «Non voglio che l’esame di Stato diventi una corsa al massacro. Gli studenti devono sapere che l’unica cosa che serve è la preparazione. L’Esame di Stato è momento di confronto e valutazione e non una roulette. Non siamo al Casinò». Non ha invece voluto toccare l’abolizione della tesina. L’elaborato interdisciplinare che ogni studente doveva preparare in forma scritta e poi esporre oralmente alla commissione resterà in soffitta anche per la prossima Maturità.

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