Maurizio Carucci e la separazione dagli Ex Otago

Maurizio Carucci tra gli ospiti di RTL 102.5 Power Hits Estate 2022. Un ritorno da solista per l’ex frontman degli Ex-Otago che, dopo la lunga collaborazione con la band, ha pubblicato il suo primo album solista. Intervistato da Billboard.it ha dichiarato: “è stato molto faticoso, un’opera enorme, mai provato niente di simile prima. Oltretutto io sono masochista quindi oltre a fare le musiche e i testi, ho fatto anche le grafiche e le fotografie. Ma è stato anche estremamente gratificante. Soprattutto mi ha permesso di capire chi sono, cosa so fare in questo momento della mia vita, che non era proprio scontato che io riuscissi a capirlo”.



Non solo il cantautore ha anche parlato del rapporto con gli Otago: “li amo, figurati, ma come in ogni relazione d’amore – perché poi di questo si parla – a volte bisogna anche trovare il modo per continuare a stare insieme sempre con grande felicità e a volte il modo è stare lontani ed è quello che è successo. Non abbiamo mai pensato di scioglierci però sicuramente dopo tutto questo cammino insieme abbiamo sentito la necessità, sia io che Francesco di provare a sperimentarci come individui, come soli nel mondo”.



Maurizio Carucci: “siamo tutti più soli, più spaesati”

Maurizio Carucci ha trascorso gli ultimi anni a lavorare al suo primo disco di inediti da solista. Dopo il covid però non nasconde che tante cose sono cambiate: “siamo tutti più soli, più spaesati. E in una valle che è fatta di paesi sentirsi spaesati non è proprio il massimo. È una condizione che penso sia comune a tutti ma in provincia, in Appennino, è forse un po’ più dolorosa”. La musica è stato il suo toccasana come ha rivelato: “ho avuto la fortuna di mettermi a scrivere un disco, che mi ha curato, che è stato una medicina. Tengo però a precisare che la fortuna e la possibilità che ho di vivere come vivo, in montagna, è qualcosa che mi sudo ogni giorno. Perché a volte si ha una visione un po’ distorta della mia condizione, mi pensano come la popstar che trascorre le sue giornate in un bel posto con il sigaro a suonare il pianoforte. Non è così, io sono un agricoltore che si fa un gran culo, che ha le mani rotte e che fa anche musica. Vivo la campagna in questo modo, ci tengo a dirlo. Da artigiano”.



Il cantautore ha poi raccontato come troppe volte viene frainteso e non capito: “spesso non vengo capito. Non perché io faccia chissà cosa, in fondo conduco una vita semplice, molto rurale, ma effettivamente questo dialogo con la città e con il mainstream, con la musica, spesso la gente non lo capisce. Quindi mi vivo anche questa frustrazione permanente, soprattutto in questo momento storico. Negli ultimi due anni ho perso un po’ di fiducia ma sto bene attento a non diventare un disilluso. Non voglio arrivare come molti signorotti che a 50 anni iniziano a dire «ma lascia perdere che va tutto a puttane».”.