Maurizio Cheli, una vita dedicata all’alta quota
Tra gli orgogli nazionali che l’Italia può vantare, spicca il nome di Maurizio Cheli: noto tra le altre cose per essere stato il primo pilota di un Eurofighter. La sua formazione parte dagli studi classici liceali prima di laurearsi in Scienze Aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli. Il suo primo incarico risale al 1983 come pilota operativo da ricognizione sul velivolo F-104G.
Nel 1988 Maurizio Cheli viene trasferito al Reparto Sperimentale di Volo come pilota collaudatore, nel Regno Unito. Tale impegno lo portò a vincere il “McKenna Trophy” in virtù dei suoi successi studenteschi presso l’Empire Test Pilot’s School di Boscombe Down. Il suo ingresso nella European Space Agency avvenne proprio poco dopo, ovvero nel 1992: ne conseguì l’invio al Johnson Space Center di Houston della Nasa dove si qualificò anche come astronauta.
Maurizio Cheli e le imprese in volo raccontate con sua moglie Marianne Merchez
Uno dei momenti più brillanti della carriera di Maurizio Cheli risale probabilmente al 1996. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria spaziale a Houston viene infatti assunto da Alenia Aeronautica con l’incarico di Capo Pilota Collaudatore per velivoli di difesa. Arrivò così ad essere scelto come responsabile dello sviluppo operativo dell’Eurofighter Typhoon, caccia europeo.
Tra gli impegni più recenti di Maurizio Cheli spiccano anche i World Air Games di Torino nel 2009: in quell’occasione prese parte al Comitato Promotore partecipando ai Giochi pilotando lo SkySpark e stabilendo il record mondiale di velocità. L’astronauta è sposato da diversi anni con Marianne Merchez; insieme hanno condiviso la passione per l’alta quota come dimostrato dal libro “Tutto In Un Istante”. Un racconto scritto proprio da Maurizio Cheli ma impreziosito dalle chiusure di capitolo di sua moglie Marianne Merchez con l’aggiunta di una “checklist”.