Nel corso della lunga chiacchierata su Specchio, Maurizio Costanzo e Andrea Malaguti hanno anche parlato di attualità, come la liberazione di Giovanni Brusca dopo 25 anni di carcere. Il conduttore ha ricordato l’attentato del 1993 in via Fauro, a Roma: “La mafia mi ha dedicato 70 chili di tritolo. Ma gli andò male. Non posso fare a meno di pensare che la legge sui pentiti fu voluta da Falcone, un uomo illuminato. Mi auguro che sia stata applicata in maniera giusta”. Impossibile dimenticare che Brusca ha sciolto nell’acido un bambino, fatto saltare in aria il giudice Falcone con la scorta a Capaci: “Da quel che leggo un pezzo di mafia è stato demolito grazie alle sue rivelazioni. Non sono abituato a criticare il lavoro dei magistrati, specie di quelli ci occupano di Cosa Nostra”.
Maurizio Costanzo: “La tragedia del Mottarone? Una mascalzonata orribile”
Maurizio Costanzo ha anche parlato della pandemia e di come i lockdwon, il distanziamento e la mascherina ci abbiano cambiati: “Siamo sopravvissuti. A che se adesso non se ne parla più e il lockdown è stato tremendo. Bisogna che cotoniamo a tenere presente la sicurezza degli altri”. Infine il giornalista ha anche parlato della tragedia della Funivia Stresa-Mottarone, figlia della “stronzaggine”: “Purtroppo la mamma dei cretini è sempre incinta. Ci penso continuamente. Una mascalzonata orribile”. Come ultima domanda, Malaguti ha chiesto a Costanzo se è “cinco” o “romano”: “Solo romano. Ma quando alla gente non va dire che uno è intelligente, allora dice: quello è un cinico”.