Ugo Costanzo e Jole De Toni, chi sono i genitori e l’infanzia di Maurizio Costanzo
Ugo Costanzo e Jole De Toni sono i genitori di Maurizio Costanzo, pilastro del giornalismo e della televisione morto oggi a 84 anni. Lui impiegato statale al Ministero dei Trasporti, lei casalinga, il papà e la mamma del giornalista sono stati un doppio punto di riferimento nella sua vita, sebbene abbia perso il papà a soli 16 anni. Spesso restio a raccontare la propria sfera personale, Maurizio Costanzo si era decisamente aperto in una recente intervista rilasciata a Verissimo, in cui aveva parlato della sua infanzia e del rapporto con la sua famiglia.
“La caratteristica era che volevo fare il giornalista, ma lo volevo fare anche a scuola. A scuola feci il giornalino scolastico, quindi non c’è un gran merito, era una vocazione assoluta. Se ancora non mi annoio, dopo più di 40 anni, è perché volevo fare questo. Non sapevo immaginarmi altrimenti, ecco“: così Maurizio Costanzo ha raccontato della sua vocazione per il giornalismo e la comunicazione, coltivata sin dall’infanzia.
Maurizio Costanzo: il ricordo del papà e della mamma
Maurizio Costanzo, nel corso dell’intervista a Verissimo, aveva anche espresso lo scetticismo da parte del papà sulla sua vocazione per il giornalismo: “Mio papà era sì e no d’accordo. Mio padre era un po’ orgoglioso, ma preoccupato perché, essendo impegnato al Ministero dei Trasporti, quindi nello Stato, non capiva io cosa andassi a fare. A quegli anni, un ragazzino che voleva fare il giornalista era come uno che volesse fare avanspettacolo“. Fu comunque un papà presente ed orgoglioso, del quale ha sempre avuto un affettuoso ricordo: “È morto che avevo 16 anni e ho ritenuto questo un furto. La sua foto ce l’ho in camera, vicino al letto“.
Anche della mamma ha sempre avuto un bellissimo ricordo e aveva rivelato, in particolare, un retroscena legato alla sua primissima esperienza in radio: “Mia mamma per fortuna è vissuta più a lungo. Quando cominciai nel ’90 con un programma radio quotidiano, finita la trasmissione telefonai a mia madre e le dissi: ‘Che ti sembra?’. E lei mi rispose: ‘Sì, ma domani che dici?’“.