Maurizio Costanzo torna in tv: lo farà da sabato 16 maggio con Rai, Storia di un’italiana. Un programma che andrà in onda su Rai 2 e sarà strutturato in otto appuntamenti, in compagnia di Umberto Broccoli, che come già spiega il titolo approfondirà il passato recente della televisione a partire dal 1954 (l’anno di nascita) per arrivare ai giorni nostri. “Non è solo un omaggio alla tv pubblica ma anche il desiderio di constatare quanto sia importante la salvaguardia della nostra memoria” ha spiegato Costanzo in un’intervista a Il Tempo. Lo storico presentatore ha svelato come l’intento della trasmissione non sia nostalgico ma semplicemente di portare una migliore conoscenza dei fatti e un approfondimento. Che si coniugheranno in puntate da 105 minuti ciascuna: “Ogni puntata ha una propria parola chiave che ne identifica il contenuto, sarà un intrattenimento intelligente e leggero ma costruttivo”.
Maurizio Costanzo ha anticipato i temi del primo appuntamento: ovviamente si partirà dagli inizi, “dagli albori di un elettrodomestico destinato a cambiare la vita degli italiani”. Per esempio, ci sarà la storia della prima sigla del Tg1 così come lo svelamento di particolari “ancora poco conosciuti di innumerevoli programmi, alcuni dei quali erano ritenuti introvabili”. Saranno così mostrati frammenti di quelle trasmissioni; Costanzo ha rivelato di avere un’enorme considerazione per la tv di quel tempo, e per personaggi che ne hanno fatto la storia come Vittorio Gassman e Mike Bongiorno. Il presentatore ha anche detto quale sia per lui la differenza tra la televisione di quel tempo e quella di oggi: per lui “quella di oggi è facile, quella di ieri era semplice”.
MAURIZIO COSTANZO RACCONTA IL SUO NUOVO PROGRAMMA
Come esempio, Costanzo ha portato Studio Uno: Antonello Falqui provava per oltre una settimana per realizzare uno show di 55 minuti. Ovvero, nelle parole del conduttore, il varietà era semplice ma studiato nei minimi dettagli anche perché “c’era una equipe di autori che scriveva i testi di tutte le scene”. Così che oggi non sarebbe possibile. Oggi però la tv pubblica ha riscoperto la sua centralità grazie alla pandemia da Coronavirus, che ha bloccato tutto: “L’azienda deve sempre avere coscienza di ‘essere’ la Rai con la sua lunga e prestigiosa storia alle spalle, e magazzini pieni di materiale che rappresenta la nostra storia”. Con una interessante metafora Costanzo ha detto di aver sempre considerato la Rai come la Madre, e Mediaset come l’Amante. A proposito dei suoi ricordi, il conduttore ha parlato dei tempi di Lascia o raddoppia?, in cui la sua famiglia non si poteva permettere un televisore: “Ci spostavamo con due autobus per raggiungere una zia e poterci emozionare con il programma”.
Costanzo ha anche ricordato come ai tempi i cinema si fermassero per seguire la trasmissione: oggi invece le sale cinematografiche sono chiuse e allora “deve essere la tv ad aiutare il cinema, nell’attesa di poter tornare alla normalità”. La chiusura è dedicata alla scelta di Umberto Broccoli come suo compagno di viaggio in Rai, Storia di un’italiana: “Conoscevo suo padre Bruno, grande autore televisivo con il quale ho lavorato a lungo” ha detto Maurizio Costanzo, che ha poi aggiunto di ritenere il figlio uno dei più grandi conoscitori del mezzo radiotelevisivo. “E’ stato un piacere realizzare con lui questo programma al quale ha collaborato, in tutta sicurezza, una validissima squadra di ricercatori ed esperti”. E allora, non vediamo l’ora di assistere alla prima di queste otto puntate dedicate all’interessante viaggio nella storia della nostra televisione.