Maurizio Costanzo ha avuto modo di parlare della morte di Andrea Camilleri ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del programma “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Il celebre giornalista romano ha ricordato con sentite parole, lo scrittore siciliano morto nella giornata di ieri. “Camilleri l’ho conosciuto tantissimi anni fa quando ho cominciato a muovere i primi passi in Radio Rai e lui era un regista, lì, della Rai. Quando poi ho iniziato il Costanzo Show quotidiano lui venne in trasmissione, io feci vedere il suo libro, ‘Ladri di merendine’, e dissi a tutti di comprarlo. Dissi che avrei risarcito chi, dopo averlo comprato, l’avesse trovato brutto”. Naturalmente nessuno gli ha chiesto mai un centesimo indietro: “Da quel momento in poi abbiamo avuto un buon rapporto. Camilleri è stato uno dei più grandi raccontatori del secolo, uno dei più grandi narratori. Ha vissuto in modo molto ritirata, appartata, schiva. Non a caso la famiglia ha voluto una cerimonia privata, era nel carattere di Andrea”.
Maurizio Costanzo ricorda Andrea Camilleri
Proprio Andrea Camilleri, quella morte di cui tutti hanno terrore, lui sembrava non temerla. “Vorrei l’eutanasia, quando sarà il momento. La morte non mi fa paura. Ma dopo non c’è niente. E niente di me resterà: sarò dimenticato, come sono stati dimenticati scrittori molto più grandi”. E lo stesso scrittore, aveva raccontato di dovere molto a Maurizio Costanzo, raccontando esattamente lo stesso episodio: “Mi portò in tv e disse: a chi compra il libro di Camilleri e non è contento, rimborso i soldi io. Poi si rivolse a un altro ospite del suo show, Pietro Calabrese, allora direttore del Messaggero, e gli suggerì di farmi collaborare. Cominciai così a scrivere pure sui giornali”. Tra gli altri personaggi famosi che hanno voluto ricordare Andrea Camilleri nelle ultime ore, anche Roberto Saviano. “Il ricordo di Andrea Camilleri per quanto mi riguarda è tutto dentro il suo ruolo di intellettuale, che è qualcosa di differente dal narratore, romanziere e sceneggiatore, anche grandissimo affabulatore. l’Italia inizia a conoscerlo al ‘Costanzo show’ in questi video magnifici, questa voce che è già trama. Ma l’Andrea Camilleri intellettuale è uno che prende parte sempre, che non è neutrale, cosa che poteva benissimo essere, poteva conservarsi come spesso fanno gli artisti: “io parlo con i miei libri”, che è un modo di evitare di perdere copie, evitare di avere una vita in cui devi spiegare il perché di quella posizione. Camilleri questo non l’ha mai fatto e oggi manca terribilmente a me la certezza di avere un intellettuale, uno scrittore, un amico in grado di prendere posizione”.