Maurizio Costanzo condivide la scelta della moglie Maria De Filippi di portare le Sardine ad Amici 19. Oggi comincia il Serale del talent show arrivato alla diciannovesima edizione, al debutto anche il movimento antipopulista che ha accettato l’invito della conduttrice. «Mi pare una scelta molto giusta, questi ragazzi mi sono simpatici, in un talent per ragazzi che vadano le Sardine mi pare giusto». Il giornalista e conduttore ne ha parlato a “Un giorno da pecora”, programma radiofonico trasmesso da Rai Radio1. In molti si stanno chiedendo in queste ore se questa ospitata sia più vantaggiosa per il programma o se invece lo sia più per le Sardine. Di quest’ultimo avviso è Maurizio Costanzo: «Io sospetto più per le Sardine». Non è da escludere comunque che le Sardine facciano anche un’apparizione in uno dei suoi programmi. «Li vorrei anche al Costanzo Show, li inviterò quando ricomincerà la trasmissione», ha aggiunto. Resta da capire se le Sardine accetteranno l’invito, quando verrà fatto, visto che sono molto “selettivi”.
MAURIZIO COSTANZO: LE SARDINE AD AMICI 19 E IL CORONAVIRUS
Maurizio Costanzo a “Un giorno da pecora” su Rai Radio1 ha commentato la partecipazione delle Sardine ad Amici 19, ma non si è sbilanciato riguardo il discorso di Mattia Santori & Co. «Di cosa parleranno? Di combattere l’odio». Ma questo lo aveva detto anche Maria De Filippi in conferenza stampa. Tra l’altro la moglie gli ha rivelato che sarebbero stati ospiti del suo talent show proprio perché lo aveva annunciato ai giornalisti. Nel corso dell’intervista il giornalista e conduttore ha parlato anche della gestione del Coronavirus dal punto di vista mediatico, visto che non sono mancate le critiche. E infatti a lui non è piaciuto nulla. «È stata fatta una vergognosa corsa al panico e all’ansia». Ma la colpa non è dei media, bensì delle istituzioni: «Quando lei vede il governatore Fontana che si mette la mascherina perché una sua collaboratrice forse è stata contagiata… Il governatore Fontana faccia il governatore, non si metta la mascherina». E quindi ha concluso con un invito: «Siamo seri una volta tanto».