Il ‘Maurizio Costanzo Show’ compie 40 anni. “Ricordo l’ansia per fare un programma nuovo – confessa lo stesso Costanzo, intervistato da Avvenire -, non potevo immaginare che durasse quarant’anni, quindi avevo un’ansia da programma da 5-6 puntate”. L’esordio del talk show, che detiene il record di più longevo di Mediaset, avveniva appena tre giorni dopo l’attentato in cui perse la vita il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.



Parlando della sua lunghissima carriera, iniziata a 18 anni con un pezzo sul quotidiano ‘Paese Sera’, Maurizio Costanzo spiega ad Avvenire che “io faccio il mestiere di giornalista, che poi lavoro per la Rai o lavoro per Mediaset è uguale, la mia coscienza è quella di fare quel lavoro. Se sto a Mediaset faccio fortuna a Mediaset, se sto in Rai faccio fortuna in Rai”. Un celebre esempio è stata la maratona del 1991 con ‘Samarcanda’ per mantenere vivo il ricordo di Libero Grassi, assassinato dalla mafia nell’agosto di quell’anno. Un format che ora “sarebbe possibile se ci fosse ancora Santoro come c’era allora e l’abbiamo fatto insieme, lui con la Rai e io con Mediaset”.



Maurizio Costanzo e il sogno di intervistare il Papa: “Lo continuo a dire, ma…”

Maurizio Costanzo, 84 anni e da 40 alla conduzione del suo omonimo ‘Show’, nel corso della sua carriera ha intervistato e dialogato con oltre 50mila personalità del panorama italiano. “Non cambierei nulla perché come gli articoli, uno oggi viene bene domani viene meno bene, così una puntata viene bene e un’altra meno bene” racconta ad Avvenire. Nel suo lavoro ha assunto anche il ruolo di vero e proprio ‘talent scout’, uno scopritore di alcuni talenti che hanno caratterizzato il mondo dello spettacolo del nostro Paese, tra cui Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, Giobbe Covatta, Valerio Mastandrea e Ricky Memphis. Tra i suoi ospiti più discussi c’è Vittorio Sgarbi: “Non furono i dati d’ascolto, ma i dati d’intelligenza di Sgarbi a farlo richiamare e lo richiamerò appena ci sarà occasione” spiega, riferendosi a uno dei numerosi diverbi avvenuti in passato sul piccolo schermo.



Tra i grandi desideri che Maurizio Costanzo non è ancora riuscito a realizzare c’è un’intervista al Pontefice. “Sognavo di intervistare papa Giovanni Paolo II – rivela ad Avvenire – poi papa Francesco, lo continuo a dire, ma il sogno non si avvera”. Secondo Costanzo, poi “la televisione non si insegna, si guarda” e questo vale anche per la moglie Maria De Filippi: “Quindi, come io guardo i programmi di Maria, Maria ha guardato e guarda i miei”.