Sulle pagine di La Verità, Maurizio Costanzo affronta vari temi di attualità. Il giornalista, in apertura, rivela che se dovesse intervistarsi chiederebbe a se stesso se è contento: “La risposta è sì, perché faccio quello che volevo fare da sempre”. C’è poi spazio per una carrellata di ricordi legati alla carriera: “Su tutti direi quelli di quando cominciai a fare il talk show su Rai 1, con Bontà loro, nel 1976. Il primo passo, il mio primo talk. Un programma di seconda serata dopo il film del lunedì andava in onda alle 23 e qualcosa. Nacque da un’idea di Angelo Guglielmi scomparso in questi giorni a 93 anni, era il vicedirettore”.

Oggi è cambiato il mondo della tv, in maniera importante. Secondo il giornalista, ad essere diverso è in particolare il panorama culturale, che è differente rispetto agli inizi della sua carriera: “Oggi c’è una cultura più stretta. Ho avuto tra gli ospiti Umberto Eco. Ecco, lei mi dica dove trovo oggi un Umberto Eco. Mi tocca invitare chi c’è, non posso mica fare sedute spiritiche. A fine anni Novanta dedicai una trasmissione ai tre tenori della commedia Italia insieme a Carlotta Quadri. Alberto Sordi, Monica Vitti e Vittorio Gassman. Me ne trova oggi tre così? Il talk show rischia forse di morire per mancanza di personaggi”.



Maurizio Costanzo: da Draghi alla rottura Ilary Blasi-Totti

Appena si alza dal letto, Maurizio Costanzo legge i giornali. Tra notizie positive e altre meno, ci sono cose che proprio non vanno giù al giornalista: “Mi fa arrabbiare che non si sia ancora riusciti a sconfiggere il Covid. Mi ha invece addolorato molto la scomparsa di Eugenio Scalfari. Ho avuto il piacere di conoscerlo e di frequentarlo, mi ha insegnato a non aver paura ad andare dritto per dritto quando hai un’idea”. Sulle pagine dei quotidiani non mancano ovviamente riferimenti alla politica, con la crisi di Governo che tiene manco in questi giorni: “Draghi mi piace? Mi pare una persona seria, sì. Persona seria che sa far di conto. Beh, io mi preoccupo anche dei mercati europei. Lì Draghi ne sa più di me, di lei, e più di tutti i ragionieri d’Italia. Il premier è uno che sa muoversi in quel mondo, dove sale lo spread e le banche vanno sotto. Io gli farei fare il bis e poi andrei a votare. Vediamo. Intanto Sergio Mattarella è stato bravo ancora una volta a rimandarlo in Parlamento”. Alla domanda se intervisterebbe o meno i putiniani, Costanzo risponde:“Io vorrei avere Putin, altroché, chissenefrega dei putiniani. Andai in Libia a intervistare Gheddafi nella sua famosa tenda con la sabbia del deserto, si figuri se non vorrei intervistare Vladimir Putin”. Chiudendo invece sui vaccini, il giornalista rivela: “Covid? Non l’ho preso. Mi sono già fatto la quarta dose e mi farò pure la quinta se ci sarà”.



Parlando invece di gossip e argomenti più frivoli, Costanzo non disdegna “il corsivo”, l’ultima tendenza del momento che sta spopolando su TikTok: “Quella Elisa Esposito, la ragazzina del parlare in corsivo, mi piace molto: rompe un modulo, dà un’emozione. Le sgrammaticature servono, sono un antidoto alla noia”. Impossibile, al momento, non fare riferimento alla rottura tra Ilary Blasi e Francesco Totti: “Sono amico di Francesco, quindi preferisco non commentare se non tra un po’ di tempo. Dico solo che le storie d’amore finiscono, succede, e che questa vicenda ha addolorato tifosi e lettori. Totti è come l’ottavo re di Roma”.