E’ stato arrestato in Francia Maurizio Di Marzio, terrorista italiano di vecchia data, l’ultimo per cui il nostro Paese aveva chiesto l’estradizione. La polizia transalpina, stando ad alcune fonti del ministero della Giustizia citate da Tgcom24.it, ha fermato Di Marzio in quel della capitale, Parigi, dopo essere “sfuggito” all’operazione dello scorso mese di aprile, quando per numerosi terroristi italiani era giunta l’estradizione dopo anni di “fuga”.
Il provvedimento nei confronti di Di Marzio era stato depositato lo scorso 8 luglio dalla corte d’Assise di Roma, e nello stesso si stabiliva che la pena per il terrorista non risultava essere ancora prescritta, di conseguenza, andava arrestato. Come ricorda TgCom24.it, il nome del nostro connazionale è legato in particolare all’attentato nei confronti di Enzo Petrosi, dirigente dell’ufficio provinciale del collocamento di Roma, avvenuto nel 1981, nonché al tentato sequestro di Nicola Simone, vicecapo della Digos capitolina, avvenuto il giorno dell’Epifania del 1982. “Un brigatista travestito da postino – scrive l’Unità una settimana dopo dei fatti – con divisa e blocchetto delle ricevute in mano, bussò verso le 15. Simone guardò prima attraverso lo spioncino poi aprì, ma in pugno aveva la sua 38 special perché non si fidava”.
MAURIZIO DI MARZIO ARRESTATO IN FRANCIA: IL 59ENNE GIA’ CONDANNATO IN ITALIA
E ancora: “Secondo la prima ricostruzione il terrorista avrebbe sparato contro il funzionario di polizia, il quale avrebbe avuto la forza di reagire esplodendo a sua volta due colpi. Stando alla nuova versione, invece, altri componenti del commando Br erano appostati sul pianerottolo e avrebbero cercato di aggredire Simone per immobilizzarlo e rapinarlo. Allora il vicecapo della Digos avrebbe aperto il fuoco per primo, ferendo con due colpi uno dei terroristi e poi sarebbe caduto a terra ferito a sua volta da tre proiettili al volto”. Maurizio Di Marzio, 59 anni, è un ex brigatista ed era nella lista già sopra citata dei 10 terroristi che erano stati condannati in contumacia in Italia per dei gravi reati commessi a cavallo degli anni ’70 e ’80.