Maurizio Ferrini, la crisi dopo il successo: “I no si pagano a caro prezzo”
Dietro il personaggio della Signora Coriandoli c’è Maurizio Ferrini, un attore che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare attraverso le sue interpretazioni comiche, le gag e i simpatici personaggi a cui ha prestato il volto al cinema. Dai film con Carlo Verdone a quelli con Vanzina, passando per il teatro e le tante esperienze in tv, tra cui quella fortunatissima a Domenica In, negli anni novanta. Maurizio Ferrini ha conosciuto la popolarità e il successo, anche e soprattutto da un punto di vista economico. Ha vissuto picchi indimenticabili ma anche cadute insidiose, come ha raccontato lui stesso in diverse interviste.
In un passaggio di qualche anno fa a Di Più, l’attore comico aveva ammesso di aver attraversato un periodo personale davvero durissimo, caratterizzato da gravi problemi economici ed una situazione emotiva compromessa. “Ho detto qualche ”no” di troppo a persone influenti nel mondo dello spettacolo e queste cose si pagano caro”, aveva ammesso a proposito del suo ridimensionamento professionale.
Maurizio Ferrini: “Guadagnato tanti soldi ma speso di più”
“Ho guadagnato tanto ma ho speso di più“, le sue parole. Ma ad un certo punto le entrate si sono ridotte drasticamente. “Per tirare avanti ho dovuto vendere tutto, chiedendo aiuto alle poche persone fidate che mi erano rimaste. Facevo la spesa al discount, cercando prodotti a basso prezzo: di solito avevo in tasca solo monetine e a volte, per non fare la figura di quello che snocciola sul banco gli spiccioli a uno a uno, andavo al distributore per chiedere se me li cambiava in dieci euro di carta”, il racconto di Ferrini.
Nella stessa intervista l’attore aveva spiegato che solo grazie all’aiuto di un suo caro amico era riuscito ad evitare la strada, dove avrebbe chiesto l’elemosina: “Dissi al mio amico, il celebre scienziato Paolo Zamboni, che avevo bisogno di fare un po’ di spesa. Mi ha messo in mano trecento euro, non mi sembrava vero di maneggiare banconote. Il passo successivo sarebbe stato chiedere l’elemosina per la strada”.